Il chiacchiericcio delle politica stile burlesque

ROMA – Ci sono caduti come allocchi, editorialisti, retroscenisti, politologi, tutti alla ricerca di quale potrà essere la grande sorpresa annunciata dal segretario di Berlusconi, Angelino Alfano, che verrà annunciata dopo le elezioni amministrative.

Un sorpresa che, dice l’Angelino, cambierà la storia di questo  Paese. Forse , correggiamo, non ci sono caduti perché  piace loro la politica del  chiacchiericcio  e  anche per questo  l’indice di lettura dei giornali in Italia è fra i più bassi del mondo, con i talk show  televisivi che perdono quota. Forse è anche per questo che nei lunghi  anni di berlusconismo la fiducia degli italiani nei partiti è diminuita e si è coniata una parola  “ antipolitica”. Noi preferiamo parlare di “ a- politica”, l’assenza di politica. Bastava liquidare come una gran cazzata, quando ci vuole ci vuole, la sortita di Alfano. Anche quella di Casini che azzera lì gli incarichi nell’Udc, incarichi da sempre inesistenti , comanda lui, ogni tanto lascia la parola anche a Cesa, il segretario e al filosofo Bottiglione, ma non ci prendano il vizio. Ma come si fa a credere che Berlusconi abbia in testa il grande colpo d’ala. Uno che dopo aver fatto credere ai suoi parlamentari e a quelli della Lega che Ruby era la nipote di  Mubarak,   ci ha raccontato delle sue cene eleganti con coda di burlesque, cosa può dire di nuovo, cosa può fare? Solo un partito burlesque, utilizzando  i costumi, ben sessanta, inviati , a suo tempo, da Gheddafi. Il dittatore  cui il cavaliere baciò la mano se ne intendeva tanto da avere al suo fianco un nugolo di donne armate fino ai denti, ma dedite ad altri scopi. “Sessanta girl sessanta” come ai tempi dell’antico avanspettacolo potrà essere ,lo slogan del nuovo partito che avrà come presentatore d’eccezione un ringiovanito Emilio Fede. Lele Mora sarà la sceneggiatore e Corona immortalerà lo spettacolo.Apicella ci inonderà con le sue melodie.

 

Una nuova “cena galante” con i costumi di Gheddafi

 E partirà la gara di burlesque, a conclusione di una “cena elegante”, trasmessa su maxischermi in tutto il paese. Alfano non ha bisogno di travestirsi, lo è già al naturale. Gli manca solo un collare. La Santanché puo travestirsi da Grimilde la strega di Biancaneve, la Carfagna basta che torni alle origini, la Brambilla da Crudelia Demon, quella che voleva far pelliccia con la pelle dei cani, Rotondi da  Pisolo, Quagliarella da Muezzin , Scilipoti da Polifemo. I costumi di Gheddafi saranno presi in consegna da Minetti che li distribuirà alle  sua amichette. Formigoni, un posto a parte, indesserà il saio dei  frati che fanno la cerca. A movimentare lo scenario politico, le convulsioni dei partiti meglio dire, arrivano Casini, Rutelli,Fini, tutti in cerca di autore cui appendere il cappello. Sarà Montezemolo che, sdegnato dice no, o Passera, o qualche “tecnico tipo il ministro Cancellieri? Certo fosse Monti, Fornero meglio lasciarla perdere. Del resto lei è travestita a vita, da professore. Poi c’è la “carica degli ottantenni”, a dar un colpo di coda. Pisanu, Dini, a altri senatori già alla ricerca di una quota da mettere in salvo per le elezioni di primavera. Ci fermiamo qui. La Lega è un caso a parte. Per decifrarlo, visto che si tratta di rompere un cerchio magico, ci vorrà un esorcista. Che dire di fronte a tanto squallore? Che i dieci milioni di italiani che voteranno per le amministrative battano un colpo.

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