Agricoltura. Zolla per zolla, nasce la filosofia di Zolle

ROMA – Uno scatolo di cartone, una zolla. Il tuo pezzo di terra, il tuo orto direttamente a casa. È questa la filosofia di Zolle, azienda italiana attiva dal 2008 nata dopo circa dieci mesi di lavoro preparatorio “per conoscere le aziende agricole del Lazio con le quali collaborare e per organizzare la logistica”, ci spiega Simona Limentani, giovane regista del progetto.

L’idea ha origini giapponesi, nasce in Piemonte per poi trasferirsi a Roma. Perché “Roma è una provincia agricola e quindi un luogo ideale, uno sbocco naturale per la nostra attività” racconta l’imprenditrice, una laurea in filosofia teoretica, master in gestione aziendale e un percorso lungo, più o meno, 10 anni.

L’ambizione è “valorizzare l’agricoltura locale”, aggiunge, “sostenendo lo sviluppo di aziende private di piccole dimensioni aiutandole a commercializzare il prodotto”.

Insomma, una vera e propria piattaforma di business che si ispira a quella conosciuta nel 2003 grazie al racconto di alcuni agricoltori giapponesi che, dalla fine degli anni ‘80, riforniscono direttamente numerose famiglie della città di Tokio.

Oggi Zolle serve circa 1250 famiglie nel Lazio, impiega una ventina di ragazzi con età media intorno ai 32 anni e cerca un nuova sede.

La parola chiave del modello è fiducia: “quella nostra e quella dei consumatori”, sottolinea. “Come il cliente deve potersi fidare di me, io devo potermi fidare a mia volta del produttore e lui di noi”. Un equilibrio semplice: “seguiamo solo le esigenze della produzione agricola”.

Se da un lato, infatti, sono gli agricoltori che decidono cosa è meglio consegnare in base alla stagionalità e alle produzioni del territorio, dall’altro è la fiducia delle famiglie nel buon senso e nella sapienza degli agricoltori ad attivare un circuito virtuoso.

Insomma, riformulare la domanda ristrutturando l’offerta con un sistema differente di spesa. Questo il senso dell’alternativa. E della sfida.

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