Caldo. Coldiretti. Per colpa della siccità i prezzi aumentano del 30%

ROMA – La siccità che ha colpito gli Usa, secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration, è la peggiore dal 1956 in termine di aree colpite e secondo i dati del governo i raccolti di grano in «buona o eccellente» qualità sono appena il 31 per cento mentre per la soia sono il 34 per cento.

In realtà a pesare sono anche i cambiamenti strutturali come ha evidenziato – precisa la Coldiretti – l`ultimo rapporto Ocse-Fao secondo il quale la produzione agricola deve crescere del 60 per cento nei prossimi 40 anni per far fronte all`aumento della domanda della maggiore popolazione mondiale, alla richiesta di biocarburanti e alla crescita dei redditi in paesi come la Cina che spinge al maggiore consumo di carne e, quindi, di mangime per gli allevamenti.

Una situazione che – sostiene la Coldiretti – conferma l`importanza che l`Italia difenda il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile in una situazione in cui già adesso circa la metà dei prodotti alimentari sono importati, a cominciare dalla soia (80 per cento), dal grano (50 per cento) e anche dal mais (20 per cento). Con la crisi del sistema economico e finanziario l`acquisto di terra è diventato una appetibile forma di investimento per mettere al sicuro il denaro dalle rischiose fluttuazioni dei mercati ma soprattutto per trovare una opportunità di lavoro alternativa con l’aumento preoccupante della disoccupazione, secondo una analisi della Coldiretti.

Nonostante la bassa redditività la terra si conferma un bene «sicuro» con le quotazioni che fanno registrare un aumento dello 0,5 per cento nel 2011 rispetto all`anno precedente, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Inea.

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