Crisi. Anticipare i saldi e detassare tredicesime

ROMA – I dati provenienti da tutte le fonti e da tutti gli istituti di ricerca fanno presagire un periodo natalizio davvero glaciale sul versante dei consumi.

Per questo ogni iniziativa utile a scongiurare questo scenario drammatico è la benvenuta. Ci riferiamo in particolar modo all’anticipazione dei saldi, di cui si discute in Lombardia, ma che sarebbe opportuno avviare sull’intero territorio nazionale. Quello che temiamo è che ci troviamo in una fase talmente grave che nemmeno i saldi prima delle festività riuscirebbero, da soli, ad evitare la catastrofe preannunciata.
Dopo aver sostenuto le spese per il corredo scolastico, le rate dell’IMU, le spese per le vacanze (per chi se le è potute permettere), oltre ai costi di “ordinaria amministrazione” (prezzi, carburanti, bollette, rc auto, ecc., che nel 2012 comporteranno una stangata di 2.333 Euro a famiglia), alle porte delle festività natalizie non rimarrà nemmeno un Euro nelle tasche dei cittadini.
Per questo è fondamentale agire in direzione di una ripresa della domanda interna:
–           anticipando o, ancora meglio, liberalizzando completamente le vendite a saldo, come avviene in molti Paesi;
–           avviando una detassazione a favore delle famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati, a partire proprio dalle tredicesime.
In assenza di misure simili, infatti, il crollo delle vendite nel periodo natalizio sarà addirittura peggiore di quello registrato lo scorso anno e rischia di attestarsi ad oltre il –15%.
 Tutto ciò non farà altro che accrescere ulteriormente il disagio delle famiglie e la crisi sul versante della produzione e dell’industria. Per il bene del Paese e dei cittadini è ora di porre un freno a questo andamento.

Condividi sui social

Articoli correlati