Bar condicio. Settimana dal 31 dicembre al 6 gennaio

Prima settimana dell’anno dedicata quasi interamente alle elezioni “fuori-stagione” di fine febbraio.

Al via la fiction della campagna elettorale. Monti-Gandalf, il candidato non candidato salito in politica per far trionfarre il bene contro il mediocre, presenta il simbolo di Lista Cinica, il movimento non partito e anche lui “per miracolo” inizia ad apparire (in televisione).  Tripudano gli elfi centristi, gli angeli negli affreschi., le agenzie di rating e delle entrate. Il Grande Centro prende forma dopo le Terre dell’Intermezzo.
Berlusconi, in perenne apparizione (in qualsiasi parte si possa vedere una faccia e udire una voce),  lo attacca  durante i giorni pari, mentre in quelli dispari si dedica ai comunisti.  Nel week end va allo stadio con la badante.
Poi ricomincia. In programma un intervento durante le previsioni metereologiche travestito  da anticiclone delle Azzorre, uno udibile dal citofono sovrapposto a Radio Maria, un altro in diretta dagli spogliatoi del Milan, un altro ancora con barba finta e occhiali mentre fa la fila alla posta lamentandosi delle tasse, un ultimo camuffato da Bruno Vespa che intervista una sagoma di Berlusconi.

Sono comunque  iniziati i dibattiti e sgocciolano gli slogan dai manifestoni. Tutti più o meno “tesi a restituire serenità al paese e ritrovare nelle nuove intese le energie necessarie per uscire dalla crisi “ e naturalmente  fanno capire che “le colpe sono di chi mi  ha preceduto”, oppure “eravamo sull’orlo del baratro e io vi ho salvato”  ma anche “eravamo sull’orlo del baratro e lui ci ha dato una spiantarella”.  Se trombati:  “Al via possibili larghe intese nelle più ampie coalizioni convergenti”.
Rigore, coerenza, lealtà, competenza, affidabilità, giusto, giustizia, libertà e onestà, al momento (naturalmente) le parole più utilizzate.

Ancora non si sa se ruggire o sbadigliare.

Iniziano  anche i sondaggi. (che sarebbe interessante appuntarsi insieme alla data di emissione per verificarli subito dopo il voto per l’attendibilità, la cialtronaggine oppure ancora, la loro banale  versione propagandistica).
Al momento il Pd supera il 30 per cento. Il centrosinistra sfiora il 40%. Cresce il Pdl che, con la Lega e ad altri alleati, si attesterebbe tra il 26 e il 28%. Monti e i centristi intorno al 15%. Il Movimento 5 Stelle di Grillo cede qualche posizione. Nero Seppia, Uniti per Andromeda e Rivoluzione Copernicana, le vere novità della prossima contesa.

L’ elemento forse più rilevante che sta caratterizzando questa fase, è l’accresciuto interesse degli italiani verso la competizione elettorale. Pare si sia sparsa la voce che chi andrà a votare riceverà un coupon per una spesa gratis  al supermercato e un pieno benzina scontato.

E’ interessante notare che il Pdl ha visto di recente un accrescimento di consensi, dovuto anche alla sempre più frequente presenza (eufemismo) di Berlusconi sugli schermi televisivi, passando dal 13-16% rilevato all’inizio di dicembre al 17-19% di oggi. In poche parole il crimine paga…
Bersani e i suoi stigmatizzano con educazione il fatto e sussurrano con decisione: “Ma così non si fa… E no così proprio non ci si comporta…” “Non vale, non abbiamo sentito lo sparo dello starter e loro sono partiti prima…”. Berlusconi ringrazia. E ringrazia anche il frigido Monti che pare ci abbia preso gusto (anche lui) ad andare in onda. Tanto che un grande vecchio come Zavoli ci tiene a ricordare l’esistenza della par condicio a fronte della presenza del premier sulle reti del servizio pubblico.
Infatti in settimana Monti ha invaso i mezzi di comunicazione: Radio Anch’io su Radio Uno, Uno Mattina su Rai Uno, Otto e mezzo su La7. Non male per uno che era stato definito timido e schivo…
Comunque sapete chi ha protestato? Paolo Bonaiuti, membro della Commissione di vigilanza Rai. L’ex portavoce di Berlusconi!!!!! E poi Silvio Berlusconi in persona!!!!
Il Cavaliere anzi, parlando a Radio Radio, dice che “Monti ha parlato quattro volte al giorno per tredici mesi mettendosi in mostra. Io ero in silenzio. Adesso fa le stesse cose che faccio io, ma se lo fa lui non è scandalo. Se lo faccio io sì…” e poi ancora “Signora Maestra, lo vede Mario mi fa i dispetti!”.
Patetico e grandioso.
Come sempre vittimismo e faccia da culo, unito a opportunismo e stralci di furbizia da italiano vero.
Tutto il meglio del repertorio del Capocomico delle Libertà in offerta speciale…

Pier Luigi Bersani naturalmente non si scompone davanti al presenzialismo televisivo di Monti: “Non sto lì a bilanciare i minuti…” oppure alla Crozza “mica stiamo a vedere se il cammello al posto delle gobbe ci ha le clessidre…”, assicura il segretario Pd, che aggiunge: “Io dico una cosa e ci credo: se volete togliermi dei minuti, dateli alla Siria. Ci sono 60mila morti e non se ne sta occupando nessuno”. “Cerchiamo di guardate un po’ fuori, di allargare lo sguardo”, chiede Bersani, “l’Italia è un grande Paese, non può finire a colpi di minutaggio tv. Comunque non mi impressiona un minuto in più o in meno”. Detto fatto.
Al posto di Bersani viene mandato in onda un lungometraggio di due ore sulla cucina siriana e su un tipo particolare di palma che nasce vicino Damasco.

Il regolamento sulla par condicio. La commissione di Vigilanza sulla Rai, ha comunque dato il via libera al regolamento sulla par condicio in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio. Il regolamento si divide in diversi capitoli: Par condicio, stesse condizioni tra pari, quindi esclusi tutti quelli che non fanno parte di nessun potere.
Star condicio, garantire un’appropriata visibilità ai partiti e/o movimenti politici minori o scomodi, solo a tarda notte guardando le stelle.
Car condicio, si può guidare a turno la stessa auto per lo stesso chilometraggio stabilito all’inizio, o anche nella variante Marchionne, si può continuare a produrre la stessa auto per anni ma bisogna cambiargli nome.
Bar condicio, vale a dire diritto di replica al bar a una chiacchiera da bar espressa ad alta voce in un altro bar.
Far (west) condicio, più o meno la condizione attuale, vince chi spara per primo.
Tar condicio, se non vi sta bene ricorrete al.

Fisco 2013 La pressione fiscale, in base alle ultime previsioni del governo, salirà dal 44,7% del 2012 al livello record del 45,3%. Tre nuove tasse al debutto; sugli ombrelli, sull’ombra riflessa (calcolo in cm quadrati per occupazione suolo pubblico) e sui rifiuti prodotti durante il week end e non gettati prima delle ore 7.00 del lunedì.  
Ma a pesare sui portafogli dei contribuenti sarà l’Iva che a luglio vedrà l’aliquota salire dal 21 al 22% e collegarsi in seguito all’aumento della temperatura estiva. Si prevede che in agosto si possa arrivare senza problemi al 31%.

Come se non bastasse arriva il redditometro.
Scontrini, ricevute, fatture. Non sempre conservarli nel cassetto potrà bastare a convincere il Fisco che il nostro tenore di vita corrisponde a quello che abbiamo dichiarato. Con il nuovo redditometro che si applicherà a partire dai redditi del 2009, sulla documentazione delle spese sostenute potrà prevalere una semplice media dell’Istat: una presunzione. E’ scritto proprio così “presunzione”.  
E allora presuntuosi di merda smettetela di presentarvi con quella faccia da indigenti!
Pare che funzionerà in questa maniera: il Fisco, in fase di prima verifica, metterà a confronto la spesa sostenuta dal contribuente, con quella media calcolata dall’Istat per la tipologia familiare scandinava tra le 11 tratteggiate, cui appartiene il contribuente italiano. Tra questi due valori il Fisco assumerà per buono il più alto  e naturalmente vi condannerà  a pagare il tributo più alto. Chiaramente sono esenti gli Evasori Abituali, quelli Totali, gli Incalliti e la Chiesa Cattolica.

Scandalusia-News: per la serie “transitate lo cavalcone in fila longobarda” nuova bufera sul Carroccio. Sarebbero sotto osservazione le spese del gruppo a Palazzo Madama, interrogata la segretaria del tesoriere che, secondo quanto scrive La Repubblica, dice: «il gruppo pagava l’affitto del senatore Bricolo e una sua carta di credito. Al senatore Calderoli veniva dati 2.000 euro al mese. Dal dicembre 2011 li ritirava in contanti». 

Ma ci sarebbe anche il pagamento dell’affitto al capogruppo (1.250 euro) e la copertura della sua carta di credito; assegni girati a collaboratori per finalità non chiare. 

A fare rivelazioni assai documentate è la segretaria del tesoriere del gruppo (il senatore Piergiorgio Stiffoni) Manuela Maria Privitera.
Poveri Celti inconsapevoli, contaminati dal clima di Roma ladrona …

Dopo le catastrofi naturali  e i serial killer, nuovo tormentone dagli Stati Uniti: scongiurato il «fiscal cliff», il cosiddetto baratro fiscale dell’immediato aumento delle tasse per il 98% degli americani e dei tagli indiscriminati alla spesa pubblica in grado potenzialmente di assestare un duro colpo all’economia degli Stati Uniti.
Tra Casa Bianca e repubblicani convergenza su aumento delle tasse ai ricchi e rinvio di due mesi dei tagli alla spesa pubblica.
Domanda come  è possibile che decisioni precedentemente prese diventino catastrofiche al momento della loro applicazione?  Urge  agendina con scadenzario alla Casa Bianca.

Chiudiamo con un simpatico bollettino di guerra: due morti e 361 feriti di cui 92 minorenni.
Solite notizie dalla Siria o dalla Striscia di Gaza? No, solo i botti di Capodanno.
A grandi richiesta torna infatti  (come ogni anno) un gradito revival  nazional-popolare: morti e feriti per botti esplosi senza controllo e fuochi acquistati sulle bancarelle abusive.
Da segnalare ustioni alle cornee e al resto del corpo, colpi di fucile vaganti, schegge, mani amputate.
Cin Cin!  E chi non brinda con me petardo inesploso, dopo giorni, lo colga!

 

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