Haiti. Ondata di gravi violenze contro i gay

PORT-AU-PRINCE –   Le istituzioni, le autorità e le organizzazioni umanitarie hanno finto, negli ultimi anni, di non accorgersi della deriva omofobica presente nello stato caraibico di Haiti. Solo gli attivisti LGBT lanciano da tempo un allarme preoccupato.

Così il fenomeno ha rotto gli argini ed è ora fuori controllo. I numeri parlano chiaro: nell’ultima settimana si sono verificate oltre 50 aggressioni nei confronti di omosessuali, da parte di gruppi armati di bastoni, spranghe, pietre e machete. Molti dei feriti sono attualmente ricoverati in condizioni assai gravi. Si sospettano i nomi degli autori delle spedizioni punitive, ma per ora nessuno è stato fermato dalle autorità. L’ondata di barbarie è iniziata dopo una marcia organizzata dalle associazioni cattoliche – e in particolare dalla Coalición Haitiana de Organizaciones morales y Religiosas – per protestare contro il progetto di legge che introdurrebbe nella nazione il matrimonio fra individui dello stesso sesso. Gli ultra-cattolici hanno inoltre scritto al parlamento haitiano, minacciando di dare fuoco all’edificio che lo ospita – la “Cámara” – in caso di approvazione della legge. Molte aggressioni si sono verificate davanti agli occhi dei passanti, che non sono intervenuti. Il ministero della Giustizia ha condannato gli episodi, assicurando alla comunità gay locale che sono in corso indagini finalizzate a perseguire gli autori degli agguati. 
 
Contemporaneamente però la Comisión Interamericana de Derechos Humanos (CIDH) ha rilevato il rischio che tali delitti possano restare impuniti, come purtroppo avviene troppo spesso nei paesi latinoamericani. L’organizzazione internazionale per i diritti umani EveryOne Group, insieme al St. Pauls Voice Centre di Kampala (Uganda) e alla rete mondiale di attivismo LGBT Gays Without Borders hanno inviato un appello al Presidente della Repubblica di Haiti Michel Martelly, al Primo ministro, al ministro della Giustizia e all’assemblea parlamentare affinché vengano assunte con urgenza tutte le misure necessarie per fermare le spedizioni contro cittadini omosessuali e vengano contemporaneamente perseguiti gli autori di tanti atti criminali.
 
 
 

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