Transparency International. L’Italia perde posizioni, sempre più corrotta

ROMA – L’Italia un paese sempre più corrotto. C’era da aspettarselo e adesso arriva la conferma direttamente dalla  classifica stilata da Transparency International sulla percezione della corruzione nella pubblica amministrazione.

L’Italia perde ancora quattro posizioni rispetto al 2009 e si attesta al  67/mo posto a livello mondiale con 3,9 punti, dopo il Ruanda (66/mo posto, 4 punti) e solo un gradino sopra la Georgia (68/mo posto, 3,8 punti). L’indice di Ti misura la ‘percezione della corruzionè che manager, imprenditori, uomini d’affari e analisti politici si fanno di un determinato Paese soprattutto sulla base di notizie dei media. La Somalia, con 1,1 punti, è in coda alla classifica di 178 paesi esaminati, preceduta da Afghanistan e Myammar (1,4 punti). Il punteggio dell’Italia «non sorprende più di tanto – ha commentato in un comunicato la sezione italiana di Transparency International -, in considerazione di dodici mesi passati caratterizzati dal riemergere di fatti corruttivi, o sospettati tali, a vari livelli di governo (locale, regionale, nazionale) e che ha visto coinvolti sia funzionari che esponenti politici di ogni schieramento».

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