Il miracolo dell’Altare che trasuda

VILLA GUARDIA (CO) – L’altare, un monolitico di marmo scuro,  della Chiesa di Maccio trasuda acqua. Il santuario è tale per Gioacchino Genovese. Il direttore del coro 50 enne, e maestro di musica in paese, con le sue esperienze mistiche ha portato alla ribalta una semplice Chiesa di un comune con poco meno di 7000 mila abitanti.

Ciò che nella passione religiosa ha vissuto Gioacchino, e che molti definiscono miracolo, è stato avvallato con l’annuncio della Diocesi di Como qualche mese fa.
Dal punto di vista del credente è un grande evento, per un laico un evento da rispettare, per un ateo, una vera farsa del “credulesimo”.
La preoccupazione che qualcuno possa trarre un qualsiasi vantaggio dall’evento, è mormorato  a bassa voce nel paese perchè di fede si parla, e chi ci crede, credere incondizionatamente. Per questo, nessuno osa azzardare apertamente qualche ragionevole dubbio.

La chiesa di Santa Maria Assunta, riconosciuta il 28 novembre 2010 santuario, oggi, era diversa. La notizie della trasudazione ha innescato un via vai di pellegrini. Da qualche giorno si formano file per baciare l’altare, tanto che il parroco, ha dovuto porre rimedio e transennare lo stesso per ordinare il flusso di cristiani.
L’evento, impone una responsabilità sociale e religiosa. Alcuni conducono un pensiero di credenza assoluta, altri fermi, cercano riscontro scientifico ad eventi che potrebbero, in apparenza sembrare extra terreni.
È di rigore sempre e comunque l’onestà intellettuale, specchio di corretta e cristallina condotta di chi, per professione, comunica al popolo. Meglio ancora se non si “forza” per ottimizzare il consenso, facendo il distinguo tra reali e immaginario.
Qualcuno ha detto: “calma e gesso” prima di gridare al miracolo o al segnale divino perchè e a credenti che ci si rivolge, pertanto, presunti puri e vergini che, a priori, disconoscono facilonerie, perchè quando si crede, è in assoluto.

Il Cambiamento
Maccio di Villa Guardia si organizza. Entrando nel santuario si è accolti da “assistenti” che porgono la brochure della nuova preghiera  scritta proprio dal Genovese. Il parroco invita alla preghiera e spiega come recitare la nuova supplica contenente i cinque misteri della Santissima Trinità, poi gentilmente, annuncia la possibilità di praticare il bacio dell’altare. L’altare da qualche giorno è transennato da un nastro rosso per disciplinare il pubblico che si accinge sl tocco o bacio del marmo.
In questi casi, la ragionevolezza perde efficacia.
Avanza il bisogno di speciale e di prescelto che riscatta da ogni infelicità terrena.
Il segno che Dio c’è e si è accorto della nostra esistenza è incredibilmente appagante.
Oltre la fede, forse le normali frustrazione del quotidiano, oppure le personali incapacità inconfessate, la sofferenza, il dolore, la malattia, predispongono. Si avvicinano a quell’altare carrozzine e invalidi.
C’è una grossa componente umana. Umana è l’interpretazione di fatti, poi offerti alla moltitudine.
Umana è la raccolta dell’offerta, accettata con sollievo, perchè  soddisfa un bisogno sociale e individuale di soluzioni a problemi irrisolvibili.
Il miracolo può tutto. Sapere che c’è è incredibilmente consolatorio.
Siamo esseri umani, e in quanto tali imperfetti.
Triste sarebbe se qualcuno, presa la mano, rincarasse la dose, tanto per rafforzare il concetto di “miracolo”, approfittando dell’amore verso Dio.

I nuovi pellegrini lombardi
Nella piccola piazza adiacente la Chiesa è facile ascoltare brevi conversazioni. Qualcuno stupito con discrezione considera: “credevo che queste cose succedessero solo in meridione” un altra ipotizza: “dicono che diventerà una piccola Lourdes”. I fedeli provenienti da tutta la Lombardia si raccontano e si confrontano magari raccontando di altri pellegrinaggi.

I progetti
Non mancano gli entusiasmi, infondo è una buona nuova. Il sindaco Palamara del comune confinante di Lurate Caccivio, vuole organizzare strutture ricettive, perchè a suo dire il traffico di religiosi aumenterà inesorabilmente. Dichiara infatti: “Ne parlavo in questi giorni con alcuni operatori economici – Il Piano di governo del territorio non pone vincoli a strutture ricettive, di cui oltretutto il nostro Comune è sprovvisto. Non abbiamo neanche un albergo. Ci sono diverse aree industriali dismesse, dalla Larianella, all’ex Tettamanti, una in via Ariosto e altre, che potrebbero essere riconvertite con destinazione ricettiva”.
Forse, nell’anno Domini 2011 il miracolo è anche questo; il risveglio dell’economia locale.

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