Va in scena lo spettacolo della politica tra Televisione, Cinema e Radio

ROMA – “Sì, la vita è tutta un quiz, e noi giochiamo e rigiochiamo perché noi non ci arrendiamo fino a quando non vinciamo. Sì, la vita è tutta un quiz e se indovini quante emozioni perché è col quiz che ci danno i milioni, evviva le televisioni”. Chi non conosce questa canzone dal ritmo e dalle parole che difficilmente si levano dalla testa? Sigla di “Indietro Tutta!”, trasmissione popolarissima ed esilarante, in onda su Rai 2 alla fine degli anni ’80.

Un testo sarcastico, quello di Renzo Arbore, che descrive il costume sociale dell’epoca in cui proliferavano i quiz in Tv, sogno dei telespettatori italiani che, se rispondevano nel modo corretto alle domande poste dal conduttore, potevano aggiudicarsi una vincita a suon di gettoni d’oro, premi e vecchie lire. 

Una febbre, quella dei quiz televisivi, che non ha risparmiato nemmeno gli attuali protagonisti della vita politica. Era un adolescente Matteo Salvini, il concorrente al “Doppio Slalom”, condotto da Corrado Tedeschi, a cavallo tra la fine degli anni ‘80 e i primi anni ‘90. Tra le domande del conduttore ne spiccava una di politica: “Chi era il ministro sovietico degli Esteri dell’era Gorbaciov?” “Shevardnadze” – rispondeva correttamente e con aria supponente l’attuale segretario federale della Lega Nord.

Nel 1994 il diciannovenne Matteo Renzi faceva la sua prima apparizione in Tv partecipando a ben cinque puntate alla Ruota della Fortuna di Mike Bongiorno e portando a casa un bottino di 48 milioni lire. Ricordiamo ancora una sua “performance artistica” nel ‘96 nel teatro parrocchiale di Rignano sull’Arno, a Firenze, in cui veniva allestita una parodia del Maurizio Costanzo Show. Tra gli attori spiccava proprio lui che, con chioma impomatata e sciarpa bianca, imitava Silvio Berlusconi, sceso in campo con Forza Italia due anni prima.

Anche il debutto in Tv di Beppe Grillo fu legato al quiz televisivo. Scoperto da Pippo Baudo mentre si esibiva in un cabaret a Milano, l’attuale leader del Movimento a Cinque Stelle, faceva la sua comparsa in Televisione nel gioco a quiz “Secondo voi”, andato in onda tra il ‘77 e il ‘78, cui fecero seguito altre partecipazioni del comico genovese a “Luna Park”, sempre condotto da Pippo Baudo e a “Fantastico”.

L’ex Premier Silvio Berlusconi non si limita a debuttare in un programma televisivo, ma pensa bene nel 1978 di rilevare “Tele Milano” dal fondatore Giacomo Properzi. A tale società, due anni dopo viene assegnato il nome di Canale 5 assumendo la forma di rete televisiva a livello nazionale.

Nei quiz televisivi si vendono premi, denaro. Si vende un sogno. Così come deputati e senatori quando si rivolgono ai cittadini che promettono cambiamenti e benessere. 

Le velleità artistiche dei nostri politici serpeggiano anche tra le righe del pentagramma musicale. Nel 1983 Roberto Maroni ricopriva il ruolo di tastierista (suonava l’organo Hammond) nei Distretto 51, band di Varese che proponeva noti brani pop, rock e soul. L’attuale Presidente della Regione Lombardia vanta nel suo curriculum anche un’esperienza come conduttore radiofonico in una radio Libera, “Radio Varese”. Non da meno è il suo amico e collega politico Umberto Bossi che nel 1961, col nome di Donato, partecipava al Festival di Castrocaro e, tre anni dopo, tentava il grande salto nel mercato discografico incidendo un 45 giri. Due i brani scritti e cantati dal fondatore della Lega: “Ebbro”, un boogie woogie, e “Sconforto”, un rock-slow. “Ebbro di vita, ho chiesto al sole un po’ di luce sul nostro amor. Ebbro, felice, è il mio destino: un inno al sole voglio cantar”, recita il testo di Ebbro: un manifesto lontanissimo dal celodurismo.

Il fascino del cinema seduce una giovane Alessandra Mussolini che vestiva i panni d’interprete nei film di commedia come: “Il tassinaro”, “Vincere per vincere”, “Non scommettere mai con il cielo”, “Noi uomini duri” e “Sabato, domenica e lunedì” di Lina Wertmuller. Compariva quattordicenne in “Una giornata particolare” di Ettore Scola, insieme alla zia Sophia Loren, un film ambientato nell’epoca fascista. Ha pubblicato, inoltre, un disco nell’82 con testi di Cristiano Malgioglio: uscito solo in Giappone, l’album “Amore” è una rarità introvabile nel mercato collezionistico e nel 2000 una copia è stata venduta a Londra per 10 milioni di Lire.

E poi Mara Carfagna che nel 1997 è arrivata sesta a Miss Italia, debuttando in Tv nel 2000 fino al 2006 come co-conduttrice, al fianco di Davide Mengacci nel programma “La domenica del Villaggio”, in onda su Rete 4. Ha condotto anche “Piazza Grande” insieme a Giancarlo Magalli.

Il recentissimo film “Quando c’era Berlinguer” decreta il debutto in regia dell’ex segretario del Pd, Walter Veltroni, già autore e scrittore di libri di narrativa come: “La scoperta dell’alba”, “Aspetta te stesso”, “Quando cade l’acrobata entrano i clown”.

Augusto Minzolini, ex direttore del Tg1 e da Marzo 2013 senatore della Repubblica italiana, durante gli anni ‘70 partecipava come comparsa a due Film di Nanni Moretti: “Io sono un autarchico” ed “Ecce Bombo”. 

Come dimenticare poi Giulio Andreotti, leader della Dc, che dialoga con Alberto Sordi nel “Tassinaro”, film del 1983 dalla regia dello stesso “Albertone” nazionale.

Esempio eclatante d’Oltreoceano fu il quarantesimo Presidente della Repubblica americano Ronald Reagan che, prima di entrare in politica, fu attore cinematografico e capo della Screen Actors Guild. Il suo stile oratorio persuasivo gli fece guadagnare la fama di grande comunicatore prima nel cinema e poi in politica.

Anche se il destino di questi promettenti “pseudo-artisti” non si è legato al mondo dello spettacolo televisivo o cinematografico, la loro storia è confluita nel grande palcoscenico della politica perché si sa, comunque vada… “The show must go on”.

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