E’ quanto emerge da una proiezione della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativa all’aumento dei consumi di pasta in Usa, sulla spinta dell’apprezzamento dei principali Vip, da Madonna a Michelle Obama. A spingere le esportazioni – sottolinea la Coldiretti - è stata anche la capacità di innovazione dell’industria italiana con l’affermarsi sul mercato della pasta ottenuta al 100 per 100 dal grano italiano venduta da piccoli e grandi del Made in Italy per rispondere alla crescente domanda italiana ed estera. Nonostante la crescita delle esportazioni gli italiani restano i maggiori consumatori di pasta per un quantitativo di circa 26 kg all’anno a persona, che è tre volte superiore a quella di uno statunitense, di un greco o di un francese, cinque volte superiore a quella di un tedesco o di uno spagnolo e sedici volte superiore a quella di un giapponese. Sul podio dei mangiatori di pasta - conclude la Coldiretti - si piazzano dietro all’Italia il Venezuela, con 13 chili all’anno a testa, e la Tunisia, con 12 chili all’anno pro capite. Nonostante si sia diffusa in questi Paesi una produzione locale, l’Italia – conclude la Coldiretti - con 3,4 milioni di tonnellate di prodotto resta leader a livello mondiale.