Spiagge e bene pubblico scippato ai cittadini

ROMA – “Una mattina mi son svegliato e ho trovato l’invasor’” . L’invasor? No una mattina ci siamo svegliati e non abbiamo più trovato le spiagge e l’acqua. Per chi non lo avesse ancora capito il problema delle nuove norme sulle concessioni è ben più che uno schifo, fa parte di una tragedia che sta impoverendo giorno dopo giorno gli italiani senza che la sinistra se ne accorga e dica e faccia qualcosa di sinistra: ad esempio perché non si va ad occupare le spiagge prima che alzino i muri di cinque metri e mettano il filo spinato?

Il bene pubblico italiano sta per essere svenduto pezzo per pezzo ai privati. Noi ridevamo tanto quando Totò vendeva la fontana di trevi all’americano ebbene sta succedendo con il Colosseo. Il trucco è semplice e sicuro: si lascia andare in malora o si fa di tutto per rovinare un bene pubblico, musei, scuola, Pompei, piazze, monumenti, città d’arte, spiagge, tubature dell’acqua, Alitalia, persino la monnezza, che in alcuni paesi è un bene pubblico, e poi si fanno intervenire i ‘patrioti’ che salvano come eroi risorgimentali il bene pubblico che però, a qual punto, diviene privato.  Lo stesso naturalmente non succede al contrario: la Fiat che è sta tenuta in piedi da quei quattro coglioni che pagano le tasse non è diventata dello Stato ma sta per essere trasferita in altri stati.

Fra non molto, non molto perché la torta ormai fa gola a tutti, ci troveremo a pagare anche l’entrata dei parchi, come paghiamo già l’entrata in centinaia di chilometri di spiagge. Tutto ciò impoverirà i cittadini onesti e arricchirà i cittadini disonesti. Fra non molto vedremo bambini poveri guardare tristemente bambini più ricchi che giocano su quelle spiagge che, a loro, sono ormai negate. Qualcuno di quei bambini, quelli che non ce la faranno a resistere a questa ignominia, non appena potranno venderanno la propria dignità umana per accedere a quelle spiagge. Salteranno il fosso e da vittime si trasformeranno in sadici guardiani di quelle spiagge illudendosi che basta stare dall’altra parte per essere migliori degli altri.

Tutto questo benedetto dal signor Scalfari che ha il compito, secondo lui, di educare i cittadini dicendo loro che tutto questo è natura umana: “la bontà dei bambini non esiste. La predominante necessità d’ogni bambino è quella di conquistare il suo territorio, attirare su di sé l´attenzione di tutti, vincere tutte le gare, appropriarsi di tutto ciò che desidera. Togliendolo agli altri. Vincendo sugli altri. Sottomettendo gli altri.” Scalfari non fa altro che ripetere le favole terrificanti del peccato originale, di Caino ed Abele, del bambino ‘polimorfo perverso’ di Freud, dell’essere per la morte di Heidegger che gettò le basi filosofiche del nazismo.
Se questa idea di natura umana, che non esitiamo a definire nazista, perché legittima la bramosia e l’essere per l’eliminazione dell’altro, sta in questo un tristo personaggio che troneggia dal suo giornale sulla cultura di sinistra, che idee staranno nella mente dei politici e dei cittadini di destra?
Noi sappiamo che la natura umana e ben diversa e che dal suo primo nascere l’essere umano è per il rapporto con l’altro da sé umano, checché ne dica questo alfiere, che nascondendosi, come molti altri, dietro la maschera della sinistra rubano ogni giorno agli italiani persino la certezza della propria identità umana.

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe