Immigrazione ecco i 6 punti di Bruxelles

BRUXELLES –  La Commissione Ue ha approvato un pacchetto sull’immigrazione in sei punti:

* RICOLLOCAMENTI: il collegio dei commissari ha dato il primo via libera ad una proposta legislativa per un meccanismo d’emergenza per il ricollocamento intra-Ue di 40mila richiedenti asilo su base obbligatoria: 24mila da Italia e 16mila da Grecia, in 24 mesi, che si applicherà a siriani ed eritrei. Sarà facoltà di Grecia e Italia scegliere se applicare il meccanismo per coloro arrivati dal 15 aprile in poi, oppure dall’entrata in vigore della decisione, che si stima per luglio. Gli Stati membri riceveranno 6mila euro per profugo trasferito sul proprio territorio, per un totale di 240milioni. La cifra dei 40mila rappresenta circa il 40% dei richiedenti asilo in Italia e Grecia nel 2014. Eritrei e siriani sono le nazionalità che si sono viste accettare oltre il 75% delle richieste di asilo in Europa, proprio per questo il rischio di abusi viene pressochè azzerato. Italia e Grecia sono state scelte sulla base dei flussi migratori eccezionali con cui si confrontano. Nel 2014 l’Italia ha visto il 277% in più di arrivi rispetto al 2013, circa il 60% degli ingressi dell’intera Europa, per un totale di 170mila; in Grecia si è registrato un +153% sul 2013. Proprio la situazione eccezionale ha permesso il ricorso, per la prima volta, all’articolo 78, paragrafo 3 del Trattato di Lisbona. La Commissione, che entro l’anno presenterà una proposta di legge per un sistema di emergenza a regime, è pronta a dare il via a meccanismi simili per altri Stati membri. Per questo continua a monitorare la situazione a Malta, che in una situazione geografica analoga a quella di Italia e Grecia, si è trovata ad affrontare pressioni analoghe, in passato. A un mese dall’ok formale alla proposta, Italia e Grecia dovranno presentare una roadmap su come intendono organizzarsi per concessione di diritto di asilo, accoglienza e rimpatrio. Nel caso il piano, o la sua attuazione, non rispettasse quanto previsto dalla Ue, la Commissione potrà proporre di sospendere i trasferimenti, di tre mesi in tre mesi. La decisione sulla proposta ora spetta a Parlamento Ue e Stati.

* LINEE GUIDA PER I RILIEVI DELLE IMPRONTE DIGITALI: Per garantire l’efficacia del regime di asilo comune, è indispensabile la raccolta sistematica delle impronte dei migranti al loro arrivo. Per questo i servizi della Commissione hanno pubblicato le linee guida destinate agli Stati membri, con le migliori pratiche per effettuare i rilievi. Una riunione tecnica con i Paesi è prevista prima della pausa estiva. Esperti dell’Ufficio d’asilo europeo (Easo), Frontex e Europol lavoreranno negli ‘hotspot’ per collaborare a smaltire più in fretta le procedure.

* PIANO D’AZIONE PER LA LOTTA AI TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI: è relativo al periodo 2015-2020 e definisce una serie di misure: tra queste, l’istituzione di una lista di navi sospette da monitorare; cooperazione e scambio di informazioni con le Unità di intelligence finanziaria, per individuare e confiscare i proventi del traffico; aumento dei rimpatri dei migranti illegali, con un rafforzamento del ruolo di Frontex e la possibile attuazione di nuovi metodi; cooperazione con i Paesi terzi di origine e di transito, dove saranno anche lanciate campagne di prevenzione e informazione.

* REINSEDIAMENTI: ovvero il trasferimento dei richiedenti protezione internazionale che si trovano nei campi profughi di Paesi terzi. La Commissione stanzia 50 milioni di euro e propone un numero target complessivo di 20mila (persone che vengono individuate dall’Unhcr) da ripartire in tutta Europa, in due anni, secondo percentuali. All’Italia spetta il 9,94% – 1989 persone – e in questo caso non e’ esentata. E’ la percentuale piu’ alta dopo Germania 15,43%, 3.086; Francia 11,87%, 2375; e Gran Bretagna 11,54%, 2309. La partecipazione è su base volontaria. L’esecutivo presentera’ una Raccomandazione per l’adozione al summit di fine giugno.

* CONSULTAZIONE PUBBLICA SULLA BLUE CARD: il sistema ha per obiettivo quello di permettere ai cittadini di Paesi terzi, altamente qualificati, di venire a lavorare in Ue. Per migliorarlo la Commissione lancia una consultazione con cui invita gli stakeholders a rendere noto il loro punto di vista.

* NUOVO PIANO OPERATIVO DI FRONTEX: Il nuovo piano operativo di Triton include l’area dell’ex operazione italiana Mare Nostrum, spingendosi all’estremo sud dell’area Sar di Malta. L’area operativa di Triton viene estesa a 138 miglia nautiche a sud della Sicilia, con la possibilità di fare soccorsi più tempestivi e salvare più vite, grazie anche ad un massiccio rafforzamento dei mezzi impiegati. Frontex decide inoltre di stabilire una base regionale in Sicilia, da dove coordinerà l’operazione e lavorerà in stretto contatto con gli ufficiali di collegamento di Europol, Eurojust, e Ufficio d’asilo europeo (Easo).

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