Expo 2015. Il fascino del Padiglione EU

MILANO (nostra inviata) Expo,  padiglione Eu. Mi accompagnano Marco Ricorda, social media manager di EuExpo e  Stefano Totoro press and  Media officer del medesimo padiglione.

A  pochissimi passi dall’Albero della Vita e di fronte a Palazzo Italia, il Padiglione europeo rientra nella mia Top 10 dei più interessanti, per tematiche e percorsi scelti. Sviluppato su tre piani,  è costituito da un percorso espositivo al piano terra; con il primo che ospita gli uffici, una sala conferenza da 99 posti e una sala stampa che può contenere fino a 28 persone. Il terzo piano ha un’ampia terrazza con vista su “Lake Arena”. Le mie insostituibili guide mi conducono nel corridoio d’ingresso, dove sono collocate le tappe storiche più importanti dell’Unione Europea, dalla dichiarazione Schuman (1950) all’adozione dell’euro nel 1999, dal Trattato di Roma del 1957 a quello di Maastricht del 1992, fino al Premio Nobel per la Pace (2012), che qui è esposto quasi al termine del Padiglione. 

A seguire si giunge nel cosiddetto pre-show, dove inauguro così la mia esperienza da visitatrice-reporter. Un ambiente ad hoc, capace di trasportare il visitatore direttamente nella realtà dei personaggi del cartone animato su Alex e Sylvia, i due avatar scelti per raccontare al meglio l’Europa dentro lo spazio dell’Esposizione Universale 2015. Una stanza divisa in due, arredata in due modi diversi: a sinistra la scenografia ricorda la tipica casa di campagna, a destra la stanza di una ricercatrice. La visione del cortometraggio animato avviene nella sala successiva, in un cinema che consente la proiezione in 4D, con una grafica di altissima qualità (è candidato agli Oscar come corto animato) che stupisce il visitatore: dalla pedana che vibra, al passaggio di un trattore, al temporale che deflagra nella sala del cinema, dal cui tetto scroscia una realistica pioggia. Sylvia e Alex mi raccontano la storia dell’Europa,  attraverso i temi della catena alimentare, della nutrizione e della sostenibilità ambientale. Topos ricorrente: il grano, quindi il pane. Elemento simbolo comune a tutti i Paesi membri e riconosciuto come insostituibile nel processo culturale e di civilizzazione europeo. La storia, intitolata “The Golden Ear” (“La spiga d’oro”), vuole rispondere a una domanda: “è possibile raggiungere la sicurezza alimentare attraverso la buona cooperazione non solo fra i diversi Paesi ma anche fra scienza e agricoltura, fra innovazione e tradizione? I protagonisti sono  una ricercatrice e un agricoltore. Sylvia e Alex appunto, due vicini di casa molto diversi fra loro, ma incredibilmente  uniti dal medesimo amore verso il pianeta. L’amore della scienza più teorico da un lato, l’amore dell’agricoltura, più pratico e manifesto dall’altro. E’ immagine perfetta del motto dell’Unione Europea: l’unità nella diversità. Sylvia, fa la scienziata per l’UE. E’ sempre di corsa. Ricercatrice per la sicurezza e la politica alimentare. E’ meno brava in cucina: la sua metodicità trasferita sui fornelli irrimediabilmente fallisce. Nel panificio della Nonna, dove si è intanto trasferita per un po’,  fa un bellissimo incontro: quello con Alex, affascinante agricoltore che inevitabilmente s’innamora della bella, ma buffa scienziata. I loro mondi si intrecciando tra il profumo del grano e quell’odore gradevole di pane e frumento al miele. A un certo punto però si trovano coinvolti in una catastrofe naturale. E lo spettatore inerme, è pronto a chiedersi: saranno in grado di unire le loro forze, quando il paese avrà bisogno del loro aiuto? E il loro amore riuscirà comunque a sopravvivere? Sì,  sopravvivera’.

Finita la proiezione sulla storia,  il percorso prosegue nel cosiddetto post show. Un ambiente caratterizzato da pannelli che forniscono un mix di informazione e intrattenimento. Monitor touch screen, consentono ai visitatori di informarsi in linea diretta sulle politiche dell’Unione europea. La stanza è divisa in tre sezioni: produzione, sviluppo (in particolare attraverso le Pmi), cooperazione. Ciascuna adibita ad informare dell’attività che la Commissione europea e il Parlamento svolgono quotidianamente in materia di agricoltura sostenibile, pesca, sicurezza alimentare e molti altri temi. Infine per ciascuna, è possibile inserire il proprio indirizzo e-mail e ricevere una newsletter giornaliera sulla propria posta personale. 

Un’iniziativa che fa si che il visitatore europeo, non si senta estraneo, ma protagonista delle politiche che lo rappresentano. 230 gli eventi scientifici che avvengono ogni giorno all’interno del Padiglione. Dichiarano gli organizzatori: «Che expo, è una grande fiera senza dibattito. Possiamo dire, noi di padiglione Eu, di aver fornito una risposta. Noi il dibattito ce lo abbiamo e lo stiamo facendo tutti i giorni».  Dalle micro tossine, al dibattito sull’agricoltura sostenibile e sull’intelligence forming. Su questo è stato lanciata una consultazione online il 13 Aprile, alla vigilia di Expo terminata oggi 1° Settembre. Il 16 Ottobre si tireranno le fila. Saranno gli stakeholder a esaminare quelle del percorso compiuto dentro la grande Esposizione Universale. Obiettivo: raccogliere le richieste del cittadino europeo, solidarizzare con esse e concretizzarle.

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