Veneto. Concessioni demaniali. Zoggia, diritto di prelazione é una condizione irrinunciabile

ROMA – Sul delicato tema delle concessioni demaniali è intervenuto il parlamentare Davide Zoggia, ex presidente della provicnia di Venezxia: “Non si tratta di essere corporativi ma di usare il buon senso, valutando la specificità delle coste italiane e del Veneto.

Sul tema delle proroghe delle concessioni demaniali delle spiagge per gli stabilimenti balneari stiamo ultimando una risoluzione finale per la Commissione Attivitá Produttive e pertanto  ci sarà un incontro a stretto giro per informare il governo sull’urgenza della materia. Una materia delicata – ha aggiunto il deputato dem – perché deve tener conto della tipicitá  del nostro territorio e delle risorse investite, evitando che si vada verso il rischio di una situazione di abbandono o di eventuali speculazioni. Qui ci giochiamo il futuro di una intera filiera, quella turistica che rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia nazionale e per il Veneto, prima regione turistica italiana”. 

“Ci impegneremo  per sollecitare il governo alla prudenza e a tutelare gli investimenti fatti dagli attuali gestori. Il diritto di prelazione é una condizione irrinunciabile  perché da qui al 2018 c’è il rischio che nessuno più investa nelle strutture. Sarebbe un disastro sotto ogni punto di vista. Non c’ e’nulla di peggio della precarietà in un settore che vive di programmazione anno per anno. La nostra azione – cocnlude Zoggia – continuerà non solo a livello governativo ma anche nel territorio. Infatti a breve fisseremo un incontro con enti locali, associazioni di categoria ed operatori per fare il punto sulla situazione ed evitare che gli investimenti fatti fino ad ora e programmati in un settore economico strategico quale quello balneare vengano compromessi in maniera irreversibile. Attivare subito una cabina di regia che metta al tavolo gli enti interessati e le categorie per arrivare a una legge di riordino complessivo della materia é imperativo. Non si tratta solo di un problema in termini economici e occupazionali, ma anche dai profondi risvolti ambientali perché le imprese turistiche della balneazione contribuiscono alla tutela delle spiagge”.

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