Inchiesta Petrolio. Di Battista: “porteremo Renzi in Aula”

ROMA – Con la mozione di sfiducia “Renzi sarà costretto a rispondere in Aula a domande che altrimenti non avrebbero avuto risposta e al Senato si avrà l’ennesima dimostrazione che il governo del rinnovamento, come lo descrivono loro, si regge sui voti di Denis Verdini”.

Lo dice al Corriere della Sera il deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista sulla vicenda che ha portato alle dimissioni del ministro Federica Guidi. “Quello del premier è soltanto un tentativo mediatico di coprire lo scandalo che ha toccato il governo”. Di Battista difende la manifestazione in Basilicata: “Noi andiamo a mostrare quelli che sono i siti di interesse strategico per il governo, per noi sono altri, come Pompei. Con Renzi c’è la supremazia della finanza, dei petrolieri, delle banche. È sottomesso ai poteri forti e oggi si vede che è in estrema difficoltà”. Quanto alla mozione di sfiducia, aggiunge, “noi siamo la seconda forza del Paese ed è giusto che ci facciamo promotori degli atti che interessano ai cittadini. Per quello che riguarda le altre forze: leggeremo la loro mozione, la valuteremo e se ci soddisferà la voteremo”.

Sulle fonti energetiche dell’Italia Di Battista sottolinea che un “governo serio” si sarebbe impegnato per un “piano di riconversione energetica”. Sulle trivelle, aggiunge, “si fanno ricatti occupazionali”. “Dobbiamo toglierci dalla testa che investire in trivellazioni ed energia fossile possa produrre posti di lavoro: è la nostra visione politica ed è chiara. Oltretutto per il nostro Paese bisogna valorizzare di più altre risorse”. “L’Italia negli anni Sessanta ai tempi della Dolce Vita era il Paese più visitato al mondo, ora con tutti i nostri siti patrimonio dell’Unesco, con la nostra ricchezza enogastronomica, siamo il quinto Paese in Europa: è il segno che le politiche per il turismo hanno fallito”.A

Condividi sui social

Articoli correlati