Trivelle. Renzi nella bufera per l’invito all’astensione al referendum

ROMA – “Adesso la questione verrà decisa nel merito dinanzi al Tar del Lazio nelle prossime settimane. Se i giudici accoglieranno le nostre richieste, l’intero referendum potrebbe essere annullato, con conseguente azione risarcitoria nei confronti del Governo per i danni prodotti ai cittadini”.

Così il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, commenta la decisione con la quale il Consiglio di Stato ha confermato il ‘no’ all’Election Day. La nuova battaglia annunciata dall’associazione è rivolta all’Europa. “Abbiamo inviato oggi stesso un esposto alla Commissione Europea contro il premier Matteo Renzi – ha detto Rienzi – ravvedendo nel suo invito all’astensione una violazione del Codice europeo di Buona Condotta sul referendum“.

Intanto Paolo Ferrero annuncia : “Ho appena denunciato Renzi per il reato di induzione all’astensione”. Lo scrive Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, sul suo profilo Facebook. Secondo Ferrero “la pena prevista è da sei mesi a tre anni (rpt da sei mesi a tre anni)”. Il leader di Prc ha anche riprodotto la fotografia della denuncia, presentata ai carabinieri di Roma e destinata alla procura della capitale.

“L’articolo 48 della Costituzione dice che il voto è un dovere, e soprattutto che i pubblici ufficiali non possono indurre all’astensione i cittadini perché è vietato dalla legge”. Così ha ribadito il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, aggiungendo che “non era mai successo nella storia d’Italia che l’arbitro della partita, cioè il presidente del Consiglio, consigliasse di renderla nulla non giocandola, o giocandola in maniera sleale”. Emiliano lo ha detto a proposito del referendum in programma domenica prossima sulla durata delle concessioni per lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi in mare. 

Il governatore pugliese ne ha parlato con i giornalisti oggi a Bari, a margine della liberazione di due tartarughe ‘caretta caretta’ in Adriatico. “Mi auguro – ha aggiunto – che la serenità con la quale libereremo Minnesota, si chiama così una delle tartarughe che libereremo, sia la stessa gioia del popolo italiano nell’andare a votare per il sì e per la tutela del mare”.

“Il mare che, essendo simbolo di libertà – ha sottolineato Emiliano – è coincidente nella mia anima con l’idea della Costituzione repubblicana. La Costituzione è bellissima perché ha delle regole e il mare ha regole severissime però, se tu le rispetti, ti consente la libertà”. Per Emiliano, “oggi Minnesota recupera la libertà esattamente come faranno i cittadini italiani lunedì, indipendentemente dal quorum. Perché questo giochino è svelato, i trucchi sono stati scoperti”. “Indipendentemente dal numero di persone che andranno a votare, e sono convinto che voteranno tante persone – ha rilevato Emiliano – non è più una questione di quorum”. “Adesso – ha concluso – è una questione di imparzialità della pubblica amministrazione, una questione costituzionale. E di questo parleremo lunedì”.   

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