Earth Day 2016, oggi la 46ma edizione

ROMA – Siamo giunti anche quest’anno alla 46ma edizione dell’Earth Day. Una ricorrenza che si celebra ogni anno, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, ovvero il 22 aprile.

Nata come movimento universitario il 22 aprile 1970, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti la utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili.

Oggi questo evento  vanta un’ampia partecipazione a livello planetario con 22mila organizzazioni, un miliardo di persone coinvolte, 192 paesi del mondo. 

Questa edizione arriva dopo un anno decisivo per le tematiche sul cambiamento climatico: lo scorso 12 dicembre a Parigi i delegati di 195 paesi riuniti per la XXI Conferenza delle Parti (COP 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), hanno sottoscritto una serie di impegni molto precisi sulla riduzione del riscaldamento globale sul taglio delle emissioni di gas a effetto serra e periodiche e comprende l’impegno finanziario per aiutare i Paesi in via di sviluppo nella sfida alla sostenibilità ambientale. 

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi insieme al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti si collegheranno dal Palazzo di Vetro di New York con il grande schermo del Villaggio per la Terra a Roma, per testimoniare l’impegno italiano in favore delle nuove generazioni.

“La Giornata della Terra – ha detto il ministro dell”Ambiente Gian Luca Galletti – assume un significato ancor più importante dopo lo storico accordo raggiunto alla Cop21 di Parigi, che proprio in quei giorni firmeremo a New York. C’è una via straordinariamente innovativa allo sviluppo globale e l’intesa di Parigi ha saputo indicarla con chiarezza: un futuro con meno inquinamento, senza sprechi e sfruttamento inutile di risorse naturali, che valorizzi l”ambiente in ogni sua declinazione non è solo possibile, ma è l’unica garanzia di crescita in un mondo messo in sofferenza dai cambiamenti climatici e dagli stravolgimenti sociali. La difesa di Nostra Madre Terra, sull’ispirazione giunta dall’Enciclica di Papa Francesco – conclude Galletti – è allora il nostro primo impegno morale e insieme la nostra speranza per il domani“.

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