L’innovazione vale 47 miliardi. Italia sesta in UE per brevetti

ROMA – L’Italia rimane un Paese di inventori e di creativi, un Paese che torna anche a brevettare grazie alle potenzialità del nostro capitale umano.

Stando ai recenti dati diffusi dall’European Patent Office (Epo), il Bel Paese ha registrato un balzo del 9% dei brevetti nello scorso anno, collocandosi al sesto posto in Europa ed al decimo nel mondo. E alla creatività della ricerca e dell’innovazione scientifica e tecnologica, si somma, stando allo studio di Ernst & Young ‘Italia Creativa’, quella della cultura architettonica e delle arti. Nel 2014, il valore economico complessivo dell’industria italiana della cultura e della creatività è pari a 47 miliardi di euro, il 2,9% del Pil nazionale, registrando in termini di occupazione quasi un milione di addetti complessivamente. “L’aumento di brevetti italiani registrati all’Ufficio europeo dei Brevetti nel 2015 con un +9% rispetto all’anno precedente è un dato importante su cui continuare a costruire” commenta Diana Bracco, Vice Presidente di Confindustria per la R&I, intervistata dall’Adnkronos. “È fondamentale rafforzare nel Paese la cultura della R&I e della protezione della proprietà intellettuale, sia sul versante pubblico che su quello imprenditoriale” esorta Bracco. “Le misure del Patent box e del credito d’imposta per la R&I introdotte di recente -evidenzia Bracco- vanno in questa direzione è stanno cominciando a dare risultati positivi”.

Positivo anche il commento sui dati dell’Epo del presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Massimo Inguscio. “Il nostro e’ un Paese ancora molto creativo” e lo dimostrano “i dati dell’European Patent Office sui depositi brevettuali che attestano la vivacita’ del nostro paese a livello di invenzioni” afferma.  

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