Lotteria, ultima spiaggia. Il jackpot del superenalotto a 150 milioni

ROMA – Quando una lotteria arriva a record così alti di vincite qualcosa è probabile non funzioni.

Gli italiani, infatti, non se la cavano molto bene, ma il superenalotto non è entrato in crisi. Anzi, rappresenta più di prima la voglia di vincere, quale ultima spiaggia di speranze in un Paese costellato da problemi, dove le opportunità si assottigliano anno dopo anno. Viene da sè pensare che se avessimo una situazione economica degna di uno stato democratico con diritti garantiti per tutti, lavoro e soprattutto una vita dignitosa, la voglia di vincere verrebbe meno. Invece a molti cittadini non resta che questo sogno come ultima opportunità per cambiare la loro condizione. E non parliamo solo dei dei malati patologici che si giocano lo stipendio o la pensione nelle macchinette infernali che lo stato gestisce, ma della stragrande maggioranza delle persone.

Una tristezza a pensarci bene, anche perchè 150 milioni potrebbe trovare una  distrubuzione equa non a una persona, ma a quanti ne hanno realmente bisogno.

E non è tutto. Rimane a molti anche il forte dubbio se esista veramente un vincitore, ovvero qualcuno che ritiri il premio milionario e cambi la sua vita. Difficile conoscerne uno. Insomma la dice lunga quando un montepremi sale in maniera esponenziale raggiungendo cifre da record. Non è un segnale incoraggiante quando l’unica alternativa rimane la lotteria.

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