Cina: scandalo carne avariata. Scatta una multa da 2,5 milioni di dollari per Husi

PECHINO – La Husi, il gruppo di Shanghai controllato dalla statunitense Osi, dovra’ pagare una multa di 17 milioni di yuan (2,5 milioni di dollari) per lo scandalo della carne avariata venduta alle grandi catene di fast-food americane in Cina.

Lo ha deciso la Food and Durg Administration di Shanghai, che ha stabilito anche l’ammontare della sanzione amministrativa per la casa madre della Husi, la Osi, per un totale di 7,3 milioni di yuan (un milione di dollari). La Husi si e’ vista anche revocare la licenza per la produzione di  alimentari e ha subito la confisca di prodotti alimentari e profitti illegali, secondo quanto scrive il quotidiano Shanghai Daily. Lo scandalo alimentare che ha travolto la Husi risale al luglio 2014, quando un documentario trasmesso dall’emittente locale Dragon Tv mostrava le pratiche utilizzate per il confezionamento della carne destinata ad alcune grandi catene di fast-food in Cina, come McDonald’s, Kfc e Pizza Hut. Il documentario aveva generato forti polemiche per la qualita’ del cibo, innescando un grosso scandalo alimentare a livello nazionale, che aveva portato al siluramento di sei dirigenti del gruppo di Shanghai in poche settimane. Nel febbraio scorso erano stati condannati a pene fino a tre anni di carcere, dieci dipendenti del gruppo Husi e della divisione cinese di Osi, e le due aziende erano state multate di 1,2 milioni di yuan ognuna (180mila dollari) per l’utilizzo di carne avariata. 

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