Venezuela. Tribunali militari senza stato di diritto

L’uso dei tribunali militari per processare i civili in Venezuela mina lo stato di diritto nel paese, violando la costituzione venezuelana e le leggi internazionali, ha dichiarato Amnesty International.

“L’uso sempre maggiore dei tribunali militari per processare i civili è la prova della ferma intenzione delle autorità venezuelane di soffocare le crescenti proteste e terrorizzare chiunque osi addirittura esprimere le sue opinioni”, ha dichiarato Erika Guevara Rosas, direttrice per le Americhe di Amnesty International. “In questo modo, il governo venezuelano si allontana ancora di più dal campo della legalità. Il diritto internazionale stabilisce chiaramente che è inaccettabile trattare i civili allo stesso modo dei militari e che si tratta di una violazione totale dell’esercizio dei diritti umani”.

Secondo fonti ufficiali, più di 250 persone sono attualmente prive della libertà e sono sottoposte a procedimenti di fronte alla giustizia militare per reati quali “associazione con l’intento di incoraggiare la ribellione” e “attacco a una sentinella”, previsti dalla giurisdizione militare. Questi tipi di reato sono intesi a fornire un quadro per il codice di condotta militare e non dovrebbero essere applicati ai civili in nessuna circostanza. La Corte interamericana dei diritti umani ha una vasta giurisprudenza in materia. Processare i civili sotto la giurisdizione dei tribunali militari è contrario agli standard dell’equo processo, in quanto non sono corti indipendenti, sono specializzate, puramente funzionali e progettate per mantenere la disciplina all’interno delle forze armate. “Le autorità venezuelane devono porre fine immediatamente a questa pratica e portare ogni persona accusata di un reato davanti a un tribunale ordinario in cui siano rispettate tutte le garanzie per un processo equo e imparziale”.

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