Sanità. In Italia 200 trapianti cuore artificiale l’anno

“Nel nostro paese vengono effettuati all’incirca 200 trapianti di cuore artificiale ogni anno”.

Lo ha il direttore dell’Unita’ di cardiochirurgia del San Camillo di Roma, Francesco Musumeci. “La tecnologia piu’ innovativa e’ rappresentata da pompe centrifughe a levitazione magnetica – ha spiegato l’esperto – e sono utilizzate con successo negli adulti. Per i bambini non vanno bene per via delle dimensioni”. Secondo Musumeci, la vera innovazione del trapianto effettuato all’Ospedale Bambino Gesu’ di Roma riguarda le dimensioni piu’ che la tecnologia. “Non si tratta di una tecnologia nuovissima, l’innovazione sta nelle dimensioni che sono molto piccole ed adattabili a bambini”, ha aggiunto l’esperto. “E’ una buona soluzione – ha continuato – specialmente perche’ i cuori disponibili per i pazienti pediatrici sono pochi e in forte diminuzione”. Per gli adulti, a volte, puo’ essere l’unica possibilita’. “Alcuni trapianti di cuore artificiale – ha spiegato Musumeci – servono da ponte in attesa di un cuore umano, altri sono definitivi. Possono durare fino a 8 anni e permettere ai pazienti una qualita’ di vita accettabile”. Tuttavia, avere un cuore artificiale espone a gravi infezioni. “Il limite sono le infezioni che possono sopraggiungere nel tempo a causa del cavo attraverso cui si alimenta il cuore artificiale”, ha detto l’esperto. “Oggi si sta lavorando alla ricerca di sistemi di ricarica piu’ sicuri”, ha aggiunto Musumeci. “Speriamo di poter un giorno utilizzare sistemi di trasmissione dell’energia per via transcutanea che elimino il problema delle infezioni”, ha concluso. 

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