Esiste un nesso di causa-effetto tra l’uso del telefonino e il cancro al cervello?

Scientificamente è ancora difficile provarlo, ma una sentenza per la prima volta lo riconosce. Il tribunale del lavoro di Ivrea, infatti, ha condannato l’Inail al pagamento di un’indennità da malattia professionale di circa 500 euro al mese per tutta la vita a un ex dipendente di un’importante azienda di telefonia, colpito da cancro al cervello.

Roberto Romeo, 57 anni ha usato il cellulare per motivi di lavoro per 3/4 ore al giorno per 15 anni, dal 1995 fino al 2010 quando si è ammalato di tumore. L’effetto cancerogeno delle onde elettromagnetiche del telefonino era già stato riconosciuto sin dal 2011 dalla Iarc, che aveva inserito questo dispositivo nella categoria 2b, vale a dire “potenzialmente cancerogeno”.

Lo studio legale degli avvocati Ambrosio e Commodo, esperti in risarcimento del danno, avevano già intentato una causa anni fa, ancora giacente al Tar, per imporre al ministero una campagna di informazione sui rischi legati al cellulare.I legali hanno creato un sito internet che si chiama “neurinomi.info” in cui sono raccolte tutte le informazioni utili.

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