A Roma ‘Plantae’. Tra arte e scienza per affrontare i temi sull’umanità e sul suo futuro

Dal 18 al 26 maggio, in diversi luoghi di Roma sarà possibile partecipare a laboratori, conferenze, passeggiate didattiche, nell’ambito del progetto ‘Plantae’ ideato dall’associazione Climate Art Project per apportare nuovo sapere alle tematiche legate al verde urbano, coinvolgendo il pubblico e la città in modo sempre più attivo e consapevole.

Cuore del progetto, che sviluppa tra arte, scienza, storia e ambiente, è la mostra ‘De Herbis’, a cura della storica dell’arte Sara Alberani, che inaugura venerdì 18 maggio alle ore 19 presso la Biblioteca Angelica. L’esposizione, aperta a ingresso gratuito fino al 26 maggio, presenta preziosi erbari e antiche raccolte di piante, affiancati da disegni e sculture realizzati per l’occasione dall’artista visivo e ingegnere ambientale Andreco, pioniere della sperimentazione artistica in ambito scientifico ed ecologico. L’intera iniziativa è parte del programma di ‘Eureka! Roma 2018’, la manifestazione dedicata alla divulgazione e promozione scientifica promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e in collaborazione con Siae. (

Attraverso una proposta trasversale e un approccio multidisciplinare, ‘Plantae’ affronta argomenti di estrema attualità, riguardanti l’umanità e il suo futuro. Che ruolo possono avere le piante in relazione all’inquinamento urbano? Come possono contribuire al miglioramento della qualità dell’aria e all’assorbimento degli inquinanti dal terreno? Questi interrogativi sono alla base della ricerca di Andreco, che mette in evidenza i benefici ambientali delle cosiddette infrastrutture verdi – parchi, viali alberati, siepi e altro – in grado di favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici, nonché delle tecnologie verdi, volte a controllare e mitigare l’impatto della presenza dell’uomo sul territorio. Le tematiche scientifiche sono arricchite dall’aspetto filologico e storico-artistico, grazie allo studio e all’esposizione di antichi volumi sulla botanica, come gli Erbari di Gherardo Cibo, risalenti alla fine del XVI secolo, l’Hortus Sanitatis, un incunabolo del 1491 che raccoglie xilografie sul regno vegetale, minerale e animale, e l’Hortus Romanus, opera del 1772 di Giorgio Bonelli sulle piante dell’Orto Botanico di Roma. 

 Questi antichi manuali dal valore inestimabile saranno accessibili al pubblico nella mostra ‘De Herbi’s, grazie alla collaborazione con la Biblioteca Angelica di Roma. Oltre a dialogare con le opere di Andreco, che offrirà una rilettura visiva delle piante contenute nei volumi, questi testi saranno anche oggetto della conferenza dal titolo ‘Lo studio delle piante tra arte, scienzaed ecologia’, in programma sempre alla Biblioteca Angelica, venerdì 18 maggio alle ore 17, a precedere l’inaugurazione della mostra. L’incontro sarà introdotto e moderato da Climate Art Project (Andreco e Sara Alberani) e vedrà la partecipazione di Angelo Massacci, Direttore CNR-IBAF (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale), Laura Passatore, membro del CNR-IBAF, Fiammetta Terlizzi, Direttrice della Biblioteca, Ilaria Bussoni, filosofa ed editor presso la casa editrice DeriveApprodi, insieme ad alcuni membri dell’associazione Insieme per l’Aniene onlus. Durante la conferenza si metteranno in relazione gli antichi studi dei naturalisti autori dei volumi, e le ricerche del CNR-IBAF sulle diverse specie di piante, come strumenti di risanamento ambientale. Si parlerà inoltre del ruolo del verde urbano nell’urbe, come protettore della biodiversità e luogo di frequentazione e partecipazione cittadina. 

 In calendario altri due appuntamenti volti a rendere la cittadinanza partecipe nel dibattito sui temi ambientali e conscia del valore della tutela del territorio e degli spazi verdi, il primo domenica 20 maggio, dalle ore 10,30 alle 13,30, sarà organizzata una camminata collettiva, gratuita e aperta al pubblico, presso il Parco delle Valli di Roma, alla scoperta della Riserva Naturale Valle dell’Aniene, con l’ingegnere naturalistico Paolo Cornelini e Andreco, in collaborazione con Insieme per l’Aniene onlus. Sorto nel 2008 nei pressi del quartiere Conca D’Oro, il parco si caratterizza per la grande quantità di alberi e piante, e viene spesso definito come il polmone verde del III Municipio. Non poteva mancare, infine, un’iniziativa dedicata ai più giovani, nello specifico agli alunni delle scuole elementari e medie: martedì 22 Maggio, dalle 10 alle 12 presso Casa del Parco, si svolgerà un laboratorio sullo studio delle piante, seguito da una visita didattica alla Riserva Naturale Valle dell’Aniene, in collaborazione con Insieme per l’Aniene onlus. 

Un altro obiettivo di ‘Plantae’ è quello di creare eredità scientifica per la città di Roma, andando al di là dei singoli appuntamenti. In quest’ottica verrà prodotto un video che raccoglie le testimonianze degli ospiti del centro anziani di Valli di Conca d’Oro, un racconto di memorie del passato tra verde urbano e boom edilizio, nell’area del III Municipio, raccolte attraverso un laboratorio di storytelling realizzato da Climate Art Project e l’associazione Eccom, in svolgimento dall’8 al 14 maggio presso il Centro anziani. Spiega la curatrice Sara Alberani: “Mettere in dialogo i disegni di un artista contemporaneo con i volumi antichi dei naturalisti del passato, è stato un pensiero immediato, per quanto alcune forme di piante si somiglino, nello sforzo della rappresentazione, ma anche della stilizzazione della natura da parte di chi lavora a livello visivo, oggi come ieri. A questa parte visiva si integra un discorso scientifico sulle proprietà di alcune piante riprodotte, scelte da Andreco per il loro adattamento ai cambiamenti climatici e per la loro forza di assorbimento degli inquinanti. Cielo e terra, per un posizionamento della pianta al centro, come elemento fondamentale”. “Le visite guidate al Parco dell’Aniene sono il terzo e importante segmento di questo processo, volendo vedere, annusare, riconoscere la biodiversità che è stata preservata nell’area, grazie alla lungimiranza di chi, negli anni, ha sottratto questo territorio alla speculazione edilizia, riconoscendo l’importanza della funzione delle aree verdi urbane”, conclude Alberani. 

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