50 anni di Internet tra presente e futuro: deve essere un diritto umano?

La connessione Internet influenza ogni nostra singola giornata, ce l’abbiamo a portata di mano ogni minuto, tanto che si è addirittura iniziato a discutere se Internet sia o meno un diritto umano.

Secondo una ricerca condotta dal dott. Merten Reglitz dell’università di Birmingham, pubblicata sul Journal of Applied Philosophy, troppe persone al mondo senza la rete non hanno modo di esprimere la loro opinione, restando fuori dalle grandi manovre di chi li governa. Di fatto vengono private di un diritto.

Lo studio spiega come l’accesso ad Internet potrebbe diventare un modo per preservare i diritti umani, tutte le persone dovrebbero avervi accesso gratuito. Gran parte dei dibattiti politici moderni avviene tramite etere, con i social, hashtag e tweet, chi non può accedervi vede violati i propri diritti. Grazie a questo studio, molti Paesi stanno trovando il modo di garantire Internet free per tutti. Ad iniziare è stato il Kerala, stato Indiano, per quanto riguarda l’UE c’è il progetto WiFi4UE che entro il 2020 offrirà Internet free a tutti i paesi dell’Unione. 

Come Internet ha cambiato le nostre vite

Internet sta cambiando la nostra vita in ogni ambito. Riflettendoci un attimo, si usa il web ovunque: dalla messaggistica ai social network, passando per i biglietti dell’autobus. Tutto può essere acquistato online, tantissime informazioni possono essere reperite su Internet nello spazio di pochi secondi. Per comprendere appieno il fenomeno Internet forse è il caso di tornare agli albori: le prime chat live furono IRC e C6, antenati dei nostri WhatsApp e Skype. Se IRC (Internet Relay Chat) permetteva di chattare in base a un topic specifico, il C6 è stata la prima forma di messaggistica istantanea da desktop. La rivoluzione Internet è iniziata 50 anni fa, quando, il 29 ottobre 1969, alle 22:30 è stato scambiato il primo messaggio tra computer grazie alla rete Arpanet. Una delle figure chiave di quel momento storico, Leonard Kleinrock, grazie alla sua teoria matematica della comunicazione a pacchetto, ha sottolineato come la portata dell’evento non fosse stata ancora del tutto compresa: “Era uno dei tanti test (…), non abbiamo mai pensato che potesse cambiare il mondo, 4 mesi prima (…) ipotizzai un network sempre attivo ed accessibile ovunque”. 

Il futuro di Internet deve essere ancora scritto?

Internet sta cambiando sempre più, i giochi prima offline ora sono online: le sfide non sono contro il, ma contro persone reali. Il futuro di Internet è chiaro: vivere autenticamente online tramite avatar. Piano piano la società ci “metterà sempre più la faccia”: con il riconoscimento facciale il web cambierà ancora forma, con i device sempre più personalizzati e connessi con il proprietario. Non solo: perfino la connessione sta cambiando volto. Se prima occorreva per forza il telefono tradizionale, adesso si può utilizzare la connessione Internet senza telefono fisso, come quella di Linkem per dirne una, avvicinandosi all’idea dello stesso Kleinrock di farla diventare invisibile, senza fili e senza apparati fisici. Se la rete inizialmente era ad uso militare, oramai riguarda sempre più tutti noi. Elon Musk ad esempio, proprietario di Tesla, ha l’obbiettivo di diffondere l’accesso a Internet in tutto il mondo. A Cape Canaveral è stato lanciato il razzo Falcon 9 di Space X, il vettore che ha portato in orbita 60 satelliti della costellazione Starlink, dopo i 60 già presenti. L’obiettivo è mettere in orbita 1440 satelliti per garantire l’accesso a Internet per tutto il mondo. Uno dei tanti volti di Internet del futuro. 

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