Rifiuti. Aggredito il sindaco di Boscoreale. Per il Movimento di difesa sono ‘mistificazioni’

NAPOLI – Il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, è stato aggredito la notte scorsa da un gruppo di manifestanti che chiedevano la firma immediata dell’ordinanza del Comune di Terzigno, sul divieto di transito di autocompattatori, diretti alla discarica di Cava Sari.

Langella era a bordo di un’auto della Polizia e, al momento dell’aggressione, ritornava da una riunione infuocata del Consiglio Comunale proprio sull’emergenza rifiuti. Al termine della seduta, verso l’1,30 – secondo la ricostruzione della Polizia – , Langella è stato accerchiato da un gruppo di manifestanti contrari a che l’ordinanza andasse in vigore il giorno successivo. L’auto civetta sulla quale viaggiava è stata poi danneggiata dal lancio di una sfera d’acciaio che ha rotto il parabrezza e il lunotto posteriore ferendo un poliziotto.

“La seduta era stata tumultuosa ma avevamo raggiunto un accordo tra maggioranza di centrodestra e minoranza di centrosinistra, con l’impegno di non sversare i nostri rifiuti nella discarica Sari di Terzigno, chiusa su decisione del sindaco di quel comune. Dalla folla, oltre 300 persone, c’era il gruppo di estrema sinistra che pretendeva che l’ordinanza fosse preparata subito. Ma era solo un tentativo di strumentalizzare la protesta. Infatti la delibera verrà varata stamattina”, ha commentato Langella poco dopo la sua aggressione.

A lanciare la pietra, che ha frantumato il vetro dell’auto della Polizia, è stato Giovanni Paduano, un uomo di 47 anni di Boscoreale, già noto alle forze dell’ordine. Arrestato immediatamente dovrà rispondere per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Sarà processato per direttissima. L’arresto di Paduano ha creato attimi di tensione fra forze dell’ordine e manifestanti. La stazione dei Carabinieri di Boscoreale è stata infatti circondata da un gruppo di persone che chiedevano la liberazione immediata dell’uomo. La situazione è rientrata dopo che il Comandante è uscito per parlare con le persone riunite sotto la caserma.

“Sono amareggiato e sconcertato da quanto accaduto la scorsa notte. Una frangia di esagitati, con una richiesta insostenibile in quel momento, ha scatenato la contestazione con l’unico scopo di alimentare la tensione. Qualcuno mi si è avvicinato pronunciando parole quali ‘tu non hai capito niente, qui comandiamo noi’, che sono inaccettabili e denotano un inequivocabile atteggiamento tipico camorristico che respingo fermamente”, è quanto scritto in una nota stampa diramata dall’amministrazione comunale. L’ordinanza sindacale, la n°23 del 17.11.2010, è stata adottata stamattina e “vieta con decorrenza immediata, e fino a nuova e diversa disposizione, la circolazione su tutto il territorio comunale agli autocompattatori che trasportano rifiuti solidi urbani a pieno carico e diretti alla discarica Sari sita nel Comune di Terzigno” .

Sulla vicenda è intervenuto anche il Movimento difesa del territorio area vesuviana, il Collettivo area vesuviana e le Mamme vulcaniche che con un comunicato di replica respingono le accuse e parlano di ‘mistificazione’. “In un contesto di grande tensione, rabbia e stanchezza si è generata una situazione caotica, sicuramente accentuata dall’arrivo della ‘celere’ in assetto antisommossa, ma è una mistificazione parlare di aggressione. Dopo un’accesa discussione, durante la quale il sindaco Langella cercava continuamente di svicolare e non assumersi responsabilità, i cittadini, all’unanimità hanno richiesto una ordinanza che bloccasse immediatamente ogni passaggio di autocompattatori, o mezzi trasportanti rifiuti, sul territorio di Boscoreale. Alla fine, il consiglio comunale ha dovuto prendere atto della volontà di centinaia di cittadini presenti e ha votato all’unanimità, compreso il sindaco Gennaro Langella, la delibera che lo impegnava a promulgare l’ordinanza richiesta. Lo stesso sindaco, però per un puntiglio incomprensibile, si rifiutava di redarla sul momento, rinviandola a stamani senza fornire alcuna motivazione plausibile” si legge in una nota.

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