Le scarpe rotte

ROMA – Dice che domani andrà a lavorare, anche senza autorizzazione. Deve pagare i suoi debiti, quelli fatti per venire in Italia, dall’Egitto. Ha 17 anni e parla solo arabo. Vuole andare a raccogliere le olive, lo farà rispettando gli orari del centro.

Sa che non potrebbe,  non ha nemmeno conosciuto il suo tutore. Chiede solo delle scarpe. – Oggi è domenica ed io non sono uscito perché ho le scarpe rotte, mi vergogno. Non posso uscire con queste vecchie infradito. –
In magazzino abbiamo delle scarpe nuove, ma sono poche e prima di consegnargliele dovremmo discuterne con l’equipe. C’è il rischio di rompere degli equilibri con i ragazzi. L’ultima volta che sono stati distribuiti i vestiti è scoppiata una bagarre tra arabi e africani (così si autodefiniscono le due grandi fazioni). I primi si sono accaparrati le cose migliori ed i secondi per protesta hanno rifiutato di prendere quello che era rimasto. El Sadien non chiede mai niente, al contrario dei suoi compagni di stanza. Lo convinciamo ad andare domani con quelle di un amico, che gliele presterà, sacrificandosi nel restare il pomeriggio al Centro. Nel frattempo noi valuteremo. Credo sia giusto dargliele, magari non nuove.

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