“L’anno che sta arrivando …”

ROMA – “Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’…” così ‘scriveva’ ad un amico più di trent’anni fa Lucio Dalla preparandosi ad un’era futura piuttosto lugubre nella quale “senza grandi disturbi qualcuno sparirà”. Il 2012 è un anno bisestile e, secondo gli scaramantici, sarà quindi un anno quanto meno strano.

Le prime notizie di cronaca che parlano dei due attentati a Foggia, prima contro la sede di Equitalia, poi contro il Centro per l’Impiego, non fanno ben sperare in un anno particolarmente buono dal punto di vista sociale. Anche se per il momento non è giunta nessuna rivendicazione, dal tipo di esplosivo rudimentale utilizzato, – per il secondo attentato sono stati utilizzati addirittura cinque grossi petardi – sembra che gli attentatori siano dei normali cittadini la cui indignazione contro l’ingiustizia sociale ha superato gli argini della normale dialettica politica.

Ci si dovrebbe chiedere però se a coloro che sono stati gettati in mezzo ad una strada come reietti della società, per non essere riusciti a pagare i debiti allo stato, sia stata concessa una pur minima possibilità di dialettica. Sembrerebbe di no. Dialettica che invece, due anni fa è stata concessa alla figlia nostro ex primo ministro alla quale sono stati ‘condonati’ dall’Agenzia delle entrate, grazie alla cosiddetta legge salva-Mondadori, circa 145 milioni di euro che con gli interessi, che per coloro devono pagare Equitalia non sono negoziabili, sarebbero diventati il doppio.
Facendo due conti se questa legge ad personam fosse stata fatta invece che per un solo ricco,  per poveri cittadini che non sono degli inadempienti volontari ma persone oneste, si sarebbero salvate almeno mille famiglie e quindi almeno cinque-seimila persone non sarebbero finite in povertà e quindi non ci sarebbe tutto questo odio per Equitalia e per chi, incolpevolmente, va ad esigere denaro da chi non ne ha più. Facendo due conti quindi non è, come afferma Debora Serracchiani del Pd, colpa di Bebbe Grillo se quelle bombe rudimentali sono state lanciate contro i simboli dell’ingiustizia sociale.

Eppure la Serracchiani sa perfettamente cosa si dovrebbe fare per fermare questa protesta che ha certamente valicato i limiti del politicamente corretto fino a divenire, come nel caso del ferimento del direttore generale Marco Cuccagna, un delitto contro la persona: “ … c’è sicuramente più di una riflessione da fare su Equitalia, – ha detto l’esponente del Pd – ad esempio sui tassi di interesse raggiunti dalle cartelle esattoriali, sulla messa all’asta delle prime case o sull’impossibilità per le imprese di compensare debiti e crediti con lo Stato”. Quindi non c’è da fare “più di una riflessione” per capire cosa sta succedendo, si sa benissimo cosa sta succedendo. Lo ha detto anche la segretaria della Cgil Susanna Camusso che “si va verso conflitti sociali”.

Non si può più trincerarsi dietro i paraventi di carta del ‘politicamente corretto’, chi lo fa difende solo gli interessi di casta, dando del razzista come fa la Serracchini e del terrorista come ha fatto D’Alema a coloro che osano parlare dell’esistenza di cittadini privilegiati che tengono a bada i cittadini non privilegiati annegandoli in discorsi tanto dissociati quanto finti: vedi quelle squallide esibizioni nei messaggi di fine anno.
Inutile dire che la ‘colpa’ non può essere del personale di Equitalia, che si limita ad obbedire ad inique leggi dello Stato, ma oramai le persone che lavorano per essa sono viste come sciacalli che saccheggiano quel poco che è avanzato a molte aziende e a molte famiglie italiane. Ci sono imprenditori onesti, che oltre a non riuscire a pagare i propri dipendenti e le tasse, si trovano a dover fronteggiare anche Equitalia. E non si parla di evasori, quelli a cui che la legge consente persino il falso in bilancio, ma di uomini e donne che cercano in tutti i modi di mantenere quello che sono riusciti a costruire in anni e anni di sacrifici, producendo ricchezza per sé per l’Italia.
Non ci può essere una giustizia che non sa guardare l’intenzionalità che sottende gli atti dei cittadini: ci sono gli imbroglioni, i ‘furbi’ che devono essere trattati duramente anche con pene che prevedano il carcere, e ci sono coloro che sono sostanzialmente onesti e che quindi vanno invece aiutati.
Invece Equitalia, usando leggi draconiane è feroce solo con chi non può difendersi … e allora non è colpa di Grillo se poi la gente si incazza.
Non è necessario essere un gran sociologo per capire che la ribellione contro un potere, che per dar privilegi a pochi potenti deve saccheggiare i molti deboli, aumenta man mano che le diseguaglianze si accentuano, e la rivolta sociale può assumere anche forme che non sono ascrivibili al  ‘politicamente corretto’. Chi si nasconde dietro la maschera  del ‘politicamente corretto’ mente nascondendo il volto devastato dalla dissociazione tra dire e fare, tra pensiero e prassi.

La realtà vera sull’anno che verrà, che si può leggere nonostante  le menzogne dei politici sostenuti dai media, non è confortante. Le bombe contro Equitalia vengono definite dai commentatori ‘stupide’ perché colpiscono persone innocenti, come se molti poliziotti ammazzati dalle Brigate Rosse fossero stati colpevoli di qualcosa. La volontà di non comprendere questi fenomeni che nascono da tensioni sociali dovute a un neocapitalismo disumano porterà certamente a esiti infausti.
Se lo stato delle cose non cambia radicalmente e in fretta, con il sovvertimento totale di un pensiero economico tanto egemone quanto disumano che sta raschiando il barile della ricchezza degli italiani , vale a dire i loro risparmi che fanno gola alle banche mondiali, fra poco, due tre anni al massimo, ci saranno dieci o quindici milioni di disoccupati e l’Italia apparterrà al Sud del mondo e allora vedremo chi li fermerà questi milioni di cittadini alla fame. La tendenza dei nostri intelligentissimi manager d’azienda, tipo Marchionne, è licenziare gli operai e aumentare i vigilantes privati e questo vuol dire solo una cosa: ‘loro’ sanno come andranno le cose e preparano uno stato di polizia per arginare disordini sociali e terrorismo.

L’anno iniziato non è solo foriero di tragici avvenimenti: tra i primi nuovi nati c’è una maggioranza bimbi che portano nel sangue un profumo esotico e sulla pelle colori che ancora vengono definiti stranieri. E questa è una grande speranza.
“L’anno che sta arrivando fra un anno passerà” e fra un anno vedremo se ci saranno “sacchi di sabbia vicino alla finestra” o se questa società, riconoscendo l’uguaglianza primaria tra essere umani, sarà divenuta più umana.

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