Polillo la spara grossa: “Il referendum sull’acqua è stato un mezzo imbroglio”

ROMA – Gianfranco Polillo, il sottosegretario dell’Economia, l’ha sparata davvero grossa. Intervenuto alla trasmissione Agorà su Rai Tre ha parlato di liberalizzazioni delle professioni, di uscire dallo schema dei monopoli.

Ma poi ha aggiunto un particolare che ha sollevato un coro di critiche, tanto da chiederne le dimissioni.  “Il referendum sull’acqua –  ha detto Polillo – è stato un mezzo imbroglio. Abbiamo esercitato un voto nei confronti delle municipalizzate. Non era sull’acqua, ma riguardava tutta una serie di liberalizzazioni di queste aziende. Sia chiaro l’acqua è e rimane un bene pubblico. E’ il servizio di distribuzione che va liberalizzato”. La frase pronunciata da Polillo ha sollevato un polverone.

Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione: “E’ inaccettabile che un sottosegretario definisca un “mezzo imbroglio” un referendum popolare al quale hanno partecipato milioni di elettori: chiediamo le sue dimissioni. Il governo non solo offende oltre 27 milioni di elettori che hanno votato per l’acqua pubblica ma prepara il clima per la liberalizzazione e la privatizzazione di tutti i servizi pubblici locali. Chi rappresenta lo Stato – prosegue Ferrero –  deve avere rispetto per la democrazia e in particolare per uno strumento partecipativo essenziale come il referendum. Polillo non può permettersi di svilire un voto storico per il nostro Paese, su un tema che interessa in prima persona territori e cittadini: i beni comuni».

Identica reazione quella dell’Idv:  “Il sottosegretario Polillo dovrebbe avere più rispetto per la democrazia – ribatte  Silvana Mura deputata di Idv – , in particolare quando si esprime in forma diretta come nel caso dei referendum del giugno scorso. Definire un mezzo imbroglio un quesito votato da milioni di cittadini significa non avere rispetto per la volontà popolare, il che è cosa diversa dal legittimo dissenso, e questo non se lo può consentire neppure un tecnico. Ci auguriamo che il Governo Monti non vorrà avallare questa interpretazione gravemente offensiva”.  

E ancora sulla questione è intervenuto Angelo Bonelli dei Verdi: “Sarebbe di una gravità inaudita se il governo procedesse attraverso trucchi legislativi a bypassare l’esito dei referendum del 12 e 13 giugno in cui oltre 27 milioni di italiani hanno votato per l’acqua pubblica e bene comune”.  E’ davvero grave che il sottosegretario all’Economia Polillo abbia definito il referendum sull’acqua pubblica un ‘mezzo imbroglio’: ricordiamo al sottosegretario che la volontà popolare sull’acqua, espressa attraverso un istituto costituzionale quale il referendum, è stata chiarissima”.

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