ROMA – “Marchionne? È come la Thatcher. Ma una posizione chiara su Mirafiori e Fiat da parte del Pd è più importante delle primarie. Bersani dovrà fare chiarezza”.
Il settimanale Left sabato 7 gennaio esce con un’intervista al segretario dei Giovani Democratici, Raffaele Raciti, 26 anni, della quale anticipiamo alcuni passaggi importanti. “Il contrasto su questo punto – afferma Raciti – è sensato e nobile. (…) è una di quelle questioni che definisce l’identità di un partito”. Secondo Raciti “Marchionne sostiene che esiste solo un modello di capitalismo, le cui regole indiscutibili sono quelle del mercato finanziario, e chi vuole lavorare deve piegarsi a quelle leggi come fossero scritte in un testo sacro, anche se hanno portato al fallimento di tante aziende nel mondo e alla crisi”.
Il giovane segretario dei Giovani Democratici attacca anche la linea condiscendente di Veltroni: “Il lavoro non può essere una pura variabile dipendente. E anche chi, come Veltroni, rilancia il tema dei salari adeguati alla produttività non fa che riproporre lo stesso errore”. Sicuro che “l’organizzazione del lavoro cambia i tempi di vita, e l’identità del lavoro trasforma l’identità delle persone” Raciti, nell’intervista a Left, dice di rifiutare l’idea “di affidarsi solo al mercato”, perché questo significa “rinunciare in Italia anche alla Costituzione repubblicana, secondo la quale l’impresa ha una funzione sociale”.