Algeria sotto l’effetto domino. Migliaia di persone in rivolta

ALGERI – L’effetto domino della rivolta arriva in Algeria dove le forze di sicurezze mettono in atto una linea difensiva senza precedenti, con uno schieramento di blindati e agenti incredibile, e con cariche e arresti che sono riuscite alla fine a disperdere la protesta. In giornata gli scontri tra polizia e manifestanti che chiedevano con forza le dimissioni del presidente Abdelaziz Bouteflika sono stati continui e violenti. Circa duemila le persone in piazza, ma solo 250 secondo il ministero degli Interni, sotto la sorveglianza di un dispositivo di sicurezza di 30.000 persone tra agenti e forze dell’ordine. La folla gridava “Algeria libera”, “Fuori il regime” tra presidi in tutti gli angoli di una citta’ blindata per un diametro di 25mila chilometri. Fermati anche i treni e la circolazione delle macchine in tutta la capitale. Gli organizzatori della protesta, promossa dal Coordinamento nazionale per il cambiamento della Democrazia, Cncd, creato il 21 gennaio scorso sugli echi della rivolta del pane in tutto il Maghreb, hanno riferito di cariche della polizia continue, con numerosi feriti, quando i dimostranti hanno cercato piu’ volte di sfondare le barriere umane di sorveglianza. Gli arresti, sempre secondo gli organizzatori, sarebbero stati circa 1000 ma il ministero degli Interni ha parlato solo di 14 fermi, e quasi tutti immediatamente rilasciati. L’opposizione e alcuni sindacati e gruppi della societa’ civile hanno organizzato la protesta sfidando il divieto di manifestare nella capitale algerina, dettato dallo Stato di emergenza, in vigore dal 2001.

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