ROMA – “La richiesta di oscuramento dei canali Rai non estingue l’obbligo di pagamento del canone”.
Lo ribadisce la Cassazione, annullando una decisione della Commissione Tributaria del Lazio che aveva fornito una scappatoia al contribuente. Il canone Rai “non trova la sua ragione nell’esistenza di uno specifico rapporto contrattuale tra contribuente e l’ Ente, la Rai, che gestisce il servizio pubblico radiotelevisivo, ma costituisce una prestazione tributaria fondata sulla legge e non commisurata alla possibilità di usufruire del servizio”