BELGRADO – Nonostante la chiusura lo scorso marzo della cosiddetta rotta balcanica con il sigillo più o meno ermetico delle frontiere nei Paesi della regione, in Serbia da alcune settimane si registra una ripresa del flusso illegale di migranti e profughi mediorientali diretti in Europa occidentale.
A lanciare l’allarme e’ stato Aleksandar Vulin, ministro del lavoro e affari sociali responsabile dell’emergenza migranti, secondo il quale gli arrivi più consistenti si registrano da Bulgaria e Macedonia. Belgrado accusa inoltre l’Ungheria di aver avviato un piano di respingimento forzato in Serbia di migliaia di migranti entrati illegalmente nel Paese nei mesi scorsi.