Bancarotta per 3 mln euro, arrestati due manager in Abruzzo

MONTESILVANO (PESCARA) – Attraverso operazioni commerciali illecite, per un totale di quasi 3 milioni di euro, avrebbero determinato il fallimento della loro societa’, poi di fatto dichiarato dal Tribunale di Milano: con l’accusa di bancarotta fraudolenta aggravata in concorso, i Carabinieri della compagnia di Montesilvano (Pescara) hanno arrestato l’amministratore unico e il direttore generale dell’azienda, in esecuzione di un’ordinanza del gip del capoluogo lombardo.

I due sono residenti nel Pescarese, ma i fatti sono avvenuti nel Milanese. I due, l’uno residente a Citta’ Sant’Angelo (Pescara), l’altro a Montesilvano – secondo quanto appreso, avrebbero distratto 2,4 milioni di euro con ripetuti bonifici, nel periodo compreso tra luglio 2012 e agosto 2013, e circa 200mila euro, dopo prelievi in contanti senza causale nell’agosto del 2012. Tra i beni distratti, anche cinque veicoli che l’azienda aveva preso in leasing, 260mila euro di valore, e due pulmini Mercedes (60mila euro). Il fallimento della societa’ era stato dichiarato dal Tribunale di Milano nel maggio del 2014. I due sono ora ai domiciliari  nelle rispettive abitazioni. 

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