Venezia 69. Gianni Amelio annuncia il nuovo film

Foto di MATTEO MIGNANI
Foto di MATTEO MIGNANI

VENEZIA – Giornata di festa per Gianni Amelio alla Mostra del Cinema di Venezia: Tiene a battesimo il suo nuovo film “L’intrepido” e riceve il da lui tanto atteso Premio Bianchi del Sindacato dei giornalisti cinematografici cui è seguita la proiezione di “Colpire al cuore” che compie trent’anni. Il fatto che sia anche domenica è puramente casuale.

 

Protagonista de “L’intrepido, il prossimo lavoro di Amelio, è Antonio Albanese un attore che il regista voleva da tempo per un suo film e che ora e finalmente è riuscito ad avere in un’opera completamente impostata su di lui. A produrre il film è la Polamar di Carlo Degli Esposti “con il quale ha commentato il regista siamo stati pronti a firmare il contratto in mezz’ora anche su un tovagliolo”.

Alla consegna del premio Bianchi sono intervenuti tra gli altri il Presidente della Biennale Paolo Baratta, il Direttore della Mostra del Cinema Alberto Barbera, l’Assessore alla Cultura del Comune di Torino Michele Coppola, il Presidente del SNGCI Laura Delli Colli, Ettore Scola, Felice Laudadio, Fausto Rossi l’allora quindicenne interprete di “Colpire al cuore” al fianco di Jean-Louis Trintignant e il produttore Enzo Porcelli. Dopo la premiazione del film, in una copia restaurata dalla Cineteca Nazionale rappresentata dal suo conservatore Enrico Magrelli, Gianni Amelio si è incontrato con i giornalisti e naturalmente non è mancata la domanda sul Festival di Torino di cui è direttore e che scadrà l’anno prossimo. Che non sarebbe stato rinnovato lo ha appreso inaspettatamente una mattina leggendo i giornali. “Ben venga un nuovo direttore – ha affermato il regista, ma potevano almeno chiedermi se intendevo restare prima di comunicarlo alla stampa.  Sono felicissimo dell’esperienza al Festival di Torino che secondo me ho diretto benissimo” ha esclamato Amelio scusandosi subito dopo per l’immodestia. “Un festival che amo molto perché mi ha permesso di puntare sui film, sui loro contenuti per un pubblico a cui non interessano gli autografi, le star e tappeti rossi”. Riprendendo la garbata polemica sulla nomina del prossimo direttore del festival di Torino, Amelio ha tenuto a precisare che nonostante il suo grande interesse per la rassegna non avrebbe potuto comunque accettare una proposta di rinnovo.

Il Premio Bianchi con Gianni Amelio festeggia trentacinque anni dalla sua istituzione che vide insignito per primo Mario Soldati.

“La scelta Di Gianni Amelio ha spiegato Laura Delli Colli è stata decisa dai giornalisti cinematografici in un anno per lui magico: “Il primo uomo” è un film particolarmente intenso e importante, che non meritava un semplice riconoscimento ‘stagionale’, ma una festa particolare come questa e il premio, intitolato a Bianchi, andato nella storia a tutti i più grandi maestri del cinema italiano, quest’anno assegnato ad Amelio per il suo lavoro d’autore ma, oltre la regia, per il suo impegno e la sua passione nel promuovere e raccontare da autentico cinefilo un patrimonio culturale che attraversa formazione, recupero, festival e saggi sulla storia del cinema mondiale”.

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