Intervista agli Avenue X. Diciotto anni e una vita da star. Video

ROMA – La band Avenue X nasce a New York City dall’incontro di due personaggi singolari: la newyorchese Dionne, oggi Dionne Dal Monte, diciottenne attrice, cantante, musicista e compositrice, e il noto paracadutista acrobatico Marzio Dal Monte, conosciuto come Skypunker.

Dionna , è figura nota nel mainstream statunitense per aver partecipato a numerosi film e serie televisive, tra cui i Sopranos e Summer of Sam. Nonostante la sua giovane età, appena 18 anni, ha collezionato una serie impressionante di traguardi.
Gli Avenue X  stanno riscuotendo grande successo.  Sono al loro primo album, ma hanno tutte le carte in regola per diventare uno dei gruppi di punta dell’attuale scena musicale punk- rock. Sono già molto apprezzati per la loro grinta, la qualità del loro lavoro da numerosi fan. In questa intervista di Valentina Marchetti per Dazebao Dionna racconta la loro affascinante,  giovane, mirabolante vita

 Quando avete iniziato?
DIONNA. Ho iniziato a cantare ancor prima di iniziare a parlare. Mio papa’ era solito cantarmi Only You quando ero nella pancia della mamma, ed a pochi mesi già’ cantavo!!! Da li’ il passaggio a suonare e’ stato breve.. sono nata e cresciuta in una famiglia molto particolare. Mio padre, Victor Colicchio, ha una storia che meriterebbe di essere scritta in un libro. Famoso attore di film porno negli anni ’70 (con lo pseudonimo Pepe Valentine ha girato alcuni cult movie del genere come Blowdry e … no, non li ho mai visti!!!), nei tardi anni ’80 diventa sia attore che sceneggiatore. Mio papa’ e’ lo sceneggiatore di Spike Lee, ed ha scritto tra gli altri Summer of Sam, il mio film preferito, dove recito anch’io e che e’ tratto dalla vita reale di mio padre. I due protagonisti del film, Vinny e Ritchie, non sono altro che le due personalità’ di mio padre traslate in due persone. Ma mio padre e’ anche un attore molto conosciuto e rispettato: secondo National Geographic ha recitato nell’80% dei film prodotti a NYC dal 1988: The Good Fellas, Mr. Crocodile Dundee, Inside Man, Men of Lie, quasi tutti i Law and Order.. innumerevoli. A casa, a Manhattan, in quella che ora e’ la casa in cui vivo con mio marito (e bassista) Marzio Dal Monte, ho una parete piena di dvd con i suoi film. Ovvio che mi ha fatto iniziare a recitare praticamente… in culla!!! Per la pubblicità’ di pannolini e prodotti per neonati. A sei mesi ero già’ iscritta allo Screen Actors Guild, la più’ giovane attrice accreditatavi, ed in poco tempo già’ recitavo con mio papa’… Ho fatto Potluck, Summer of Sam, Men of Lie, poi i Sopranos … ma la mia vera passione e’ sempre stata la musica. A 4 anni mio papa’ mi ha regalato una chitarra, per tenermi buona tra una ripresa ed un’altra (non sono mai andata a scuola, dico una scuola vera… in America puoi fare la “homeschool”, così’ potevo fare quello che mi pareva senza frequentare tutto quell’iter “educativo” che in America ti lobotomizza il cervello da quando hai 6 anni). Poco dopo si e’ accorto del mio talento. A 8 anni ho scritto il mio primo brano originale, finito poi nella colonna sonora del film Potluck dove lo canto. A 12 due miei brani sono finiti, per restarci, nella Top Ten di American Idol: saranno ripubblicati dalla mia label a fine mese, in un singolo DIONNA – THE EARLY YEARS. A 14 anni ero già’ una brava chitarrista, e suonavo la chitarra con LES PAUL (quello vero… non con la Gibson!!!) al Get Rhytm di Manhattan. A 16 e’ iniziata la mia collaborazione con Brad Roberts dei Crash Test Dummies, mentre a 17 ho conosciuto Marzio, che poi sarebbe di li’ a poco diventato mio marito, e Marky Ramone, ed a 18 anni abbiamo inciso il nostro minicd insieme come Avenue X.
 
D. Quali sono le vostre influenze musicali?
DIONNA: Le mie influenze musicali affondano negli anni ’50 e nel Blues. Elvis Presley, Johnny Cash, Chuck Berry, e tutti i grandi bluesman. Les Paul, con cui ho avuto l’onore di suonare, Otis Blackwell e Doc Pomus, con cui mio padre ha suonato. Adoro la musica anni ’50, anche se il mio e’ uno stile unico e particolare, un Dionna/Style: la mia musica e’ difficilmente etichettabile, ed odio quando mi si paragona sempre a Brody o Courtney… al diavolo, mi piacciono entrambe, ma innanzitutto io sono anche una chitarrista, curo tutte le parti di chitarra dalla ritmica agli assoli e anche le parti di basso, batteria, piano… Poi la mia musica spazia a 360 gradi, non si limita al punk. Nel mio primo minicd alla batteria avevo Marky Ramone, quindi ha subito sicuramente la sua influenza, ma nel mio debut album di punk non e’ che ci sia poi tanto, se non forse l’attitudine…
 
D. E il vostro primo lavoro?
DIONNA: Il mio primo album e’ un po’ la summa del mio vissuto degli ultimi anni. Non dimentichiamo che ho solo 18 anni… Ogni brano e’ un po’ come una pagina del mio diario segreto, parla di me e di situazioni che ho vissuto, ma anche di situazioni metaforiche (come nel brano d’apertura Tonight, dove a parlare e’ un travestito, o Come Home, che parla della sofferenza di una ragazza il cui marito e’ partito in missione e non e’ più’ tornato…). L’abbiamo registrato in Italia, al contrario del primo minicd che e’ stato registrato agli studio Converse di Brooklyn: e’ stato il mio modo di omaggiare una nazione che ho imparato ad amare e non solo per mio marito. Quando siamo arrivati in Italia eravamo reduci da una situazione un po’ particolare, appena sposati, in mezzo ad un gran casino, e l’Italia ci ha accolto a braccia aperte. Dovevamo fare un minitour di 4 date: e’ diventato un “tour de force” di 36 date, dalla Sicilia alla Val D’aosta, iniziato ad aprile e finito ad agosto al Summer Jamboree, di fronte a 50.000 persone, dove per la prima volta una band, non rockabilly come la mia, ha suonato sul main stage: un esperimento risultato poi trionfale, visto che ho poi avuto l’onore (grazie al bravissimo Angelo Di Liberto, l’instancabile organizzatore) di cantare nella serata conclusiva con la Big Band Orchestra a 22 elementi, condividendo il palco con leggende come Narvel Felts, le Comets di Bill Hailey… un successo grandioso. Li’ ho conosciuto il bravissimo LuckyLuciano, contrabbassista dei Good Fellas… e l’ho invitato come special guest nel primo album: suona in due canzoni, Come Home, appunto, e 4:20 24/7, che parla di Marijuana (4:20 e’ il codice con cui in America viene chiamato dalla polizia il possesso di erba). C’e’ anche un altro special guest nell’album: Steve Sylvester, il cantante dei Death SS, che ha duellato con me nel secondo brano: The Devil’s Wall. In complesso e’ un album molto variegato: spazia dal rockabilly al blues al grunge al punk al nineties pop (you mean everything to me ad esempio, arrivata al numero 11 dei brani più’ trasmessi dalle radio ed in costante ascesa, in heavr rotation in Italia su Virgin Radio). E’ un album difficile da catalogare, ma che non ha lasciato scontento nessuno.. un album 100% Dionna Style!!!

Quando hai conosciuto Marky Ramone?
DIONNA:. Ho conosciuto Marky Ramone nel novembre 2011, poco prima di incidere il nostro primo minicd e sposarmi. In quel periodo lavoravo in un negozio nel village (Manhattan), un negozio punk rock molto conosciuto, e Marzio era il “buddy” (chi e’ italoamericano sa che significa…) di Marky. Sono venuti nel negozio dove lavoravo e Marzio subito mi ha notata e si e’ fiondato su di me. A me e’ subito piaciuto, ma non gliel’ho fatto vedere.. l’ho fatto faticare parecchio! 🙂 Marky sapeva di questa infatuazione di Marzio per me e tutti i giorni lo accompagnava al negozio a trovarmi, fino quando per sbloccare la situazione e trovare qualcosa in comune da fare, non mi ha proposto di suonare insieme. Io all’epoca avevo un batterista, ma Marzio si presenta alle prove con Marky che, sentiti i miei pezzi, caccia letteralmente via il batterista e prende il suo posto. Una settimana dopo, eravamo in studio a Brooklyn ad incidere il minicd. Due settimane dopo, Marzio mi ha chiesto di sposarmi. Il venerdì’ sera, in un locale di Bay RIdge. Il Lunedi’ mattina, 21 novembre 2011, Marky Ramone, in veste di testimone di nozze e “Best Man” di Marzio, ci accompagnava all’altare. Tutto molto spontaneo, New York City Style! Marky adorava la mia musica e passavamo le giornate insieme, noi tre. La qual cosa non andava molto giù’ alla moglie evidentemente… in ogni caso, io e Marzio abbiamo parlato un po’ del futuro e deciso che quella con Marky sarebbe stata l’esperienza di un solo minicd: non volevamo essere catalogati come la band di Marky Ramone, non volevamo distogliere l’attenzione dalla mia musica. Così’ abbiamo iniziato a suonare con batteristi turnisti e poi abbiamo assoldato il nostro attuale batterista italiano, che ci ha seguiti a NYC e che ora sta facendo carriera anche come fotografo. Come dice Marzio, Avenue X e’ un progetto che ruota attorno alla mia musica: ci sono special guest perché’ adoro lavorare con altri musicisti: per me che ho solo 18 anni e’ un arricchimento!

Cosa pensi dell’attuale scena rock e pop? E’ cambiate negli ultimi trent’anni?
DIONNA. Ho solo 18 anni, non ne ho idea … Sicuramente la scena rock, almeno in USA, e’ se non morta, agonizzante. Per non parlare del punk, non esiste più’. La scena di mio padre, del CBGB, e’ morta con i suoi protagonisti, e quei pochi sopravvissuti sono ormai larve umane che vivono una vita con un copione scritto da altri. Da questo punto di vista, l’Europa offre molte più’ possibilità’. Basti pensare ai Kings of Leon, che sono diventati famosi in America dopo 5 album pubblicati in Inghilterra. In Europa la scena rock e’ viva, pulsante.. soprattutto qui in Italia ho notato, gente spende soldi per vedere concerti di band emergenti, partecipa, si entusiasma: questo in USA non esiste più’ da un pezzo. In USA le Major hanno comprato tutto, e decidono loro le regole del mercato. Fuck them! La Disney ha inglobato forse il 60% delle label, e decide per noi chi o cosa dobbiamo ascoltare. Subdoli. Ma qualcosa, a livello di base, si sta muovendo. Spero come Avenue X, un’anomalia sicuramente nel sistema musicale mondiale visto che vendiamo, facciamo tour e siamo completamente indipendenti, avremo l’opportunità’ di dare una scossa rivoluzionaria allo status quo vigente! Anzi, ne sono sicura! Ovviamente per farlo hai bisogno di alleati: non si va in guerra senza alleati. Possiamo contare su tutta una rete di supporto che crede in noi e si fa in quattro per promuovere la nostra musica. I nostri distributors innanzitutto: Goodfellas (www.goodfellas.it): credo Marzio scriva a Stefano, il boss, qualcosa come un milione di mail al giorno, e non ci hanno ancora mandati affanculo! 🙂 Zimbalam poi, che con il controllo diretto del musicista sulla sua musica e’ la nuova rivoluzione musicale mondiale: niente più’ label succhiasangue ed etichettine discografiche truffaldine: grazie a piattaforme come Zimbalam l’autore può’ ora metter la sua musica direttamente on line senza step intermedi, onore a loro! Poi tutta una serie di artisti e realtà’ che ci supportano: David Peel (colui che ha portato John e Yoko in USA) tra tutti.

D. Come inizia generalmente una vostra giornata?
DIONNA. Mi sveglia mio marito non prima di mezzogiorno 🙂 di solito verso l’una del pomeriggio. Faccio colazione e vado in palestra, almeno tre ore al giorno. Mi piace mantenermi in forma. Faccio cardio, fitness, pesi e Ultimate Fight. Gli sport da combattimento mi aiutano sia a scaricarmi che a tenermi in forma… che a fare a botte, dopotutto sono una newyorchese!!! In realtà’ le mie giornate sono molto normali. Abbiamo due case: una in Italia per quando siamo in tour in Europa, una casa che adoro, in una bellissima zona della Romagna dove ho tutta la famiglia di mio marito che adoro e dove ci rilassiamo e facciamo lunghe passeggiate in campagna, chiacchierando e portando a spasso il nostro cagnolino, e una a Manhattan, sulla ventottesima, in mezzo al delirio della Grande Mela. Quando vogliamo rilassarci, veniamo in Italia. Quando vogliamo un po’ di casino, andiamo a New York. E’ la soluzione ottimale direi … In generale comunque non sono una ragazza da locali e robe così… mi piace tenermi in forma, non mi piace bere, preferisco una coperta, il divano e la compagnia di mio marito e del mio cagnolino al casino di una discoteca. Sono una persona molto tranquilla, in effetti.

D. Se potessi scegliere di suonare con qualcuno chi sceglieresti?
DIONNA. Elvis Presley. Punto.

D. I vostri prossimi progetti? State preparando un tour?
DIONNA. Siamo attualmente in tour, di nuovo in Italia. La richiesta e’ stata enorme. Altre 25 date tra novembre e marzo, tra cui il Limelight a Milano con Virgin Radio, Il Faro a Catania, Lo Swamp a Massa, Audiodrome a Torino, Sardegna, Friuli e altri 1000 posti bellissimi. Poi partiremo per l’Inghilterra, ad aprile, dove ci aspettano un po’ di festival primaverili ed un tour nel Regno Unito. A Maggio saremo invece in Francia, partiremo il 3 maggio ad un festival a Parigi e da li’ faremo tutta l’Europa continentale. A luglio torneremo in Italia per un paio di festival importanti, tra cui il Summer Jamboree, e poi torneremo in USA per il tour americano. A livello musicale ho tanti progetti in cantiere. Innanzitutto una cosa assolutamente inedita per me ed inusuale: una collaborazione con Piotta, una persona intelligentissima e squisita, su un mio brano.  Poi a marzo faremo uscire una riedizione di The Pope Smokes Dope di David Peel: In questo momento David e mio padre stanno registrando la parte vocale a NYC, riregistrando, forse faro’ fare a mio padre la parte che inizialmente vedeva protagonista John Lennon. Sara’ Dionna and David Peel in The Pope Smokes Dope. Un classico. A fine mese uscirà’ DIONNA-THE EARLY YEARS, un minicd con 4 brani tratti dal mio primo repertorio, mentre stiamo pensando di fare una raccolta di singoli con i nostri distributore Goodfellas in vinile inizialmente  a tiratura limitata 420 copie (indovinate perché’!) per una fiera del disco ad aprile. A maggio faremo uscire il primo singolo del nuovo album, mentre il secondo album probabilmente uscirà’ già a settembre. Noi siamo rock’n’roll, alla vecchia maniera… Ci piace fare tanto e ci piace farlo ora. Non siamo di quelli che studiano strategie di marketing e fanno passare anni tra una pubblicazione ed un’altra. Siamo così’, sinceri, schietti, onesti… Pieni di entusiasmo e voglia di fare. E sono felice di poter fare così’ tanto in un paese che adoro come l’Italia.

AVENUE X – You Mean Everything To Me (Official Video)

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