Horcynus Festival. “Confini” come incontro. Premio a Danilo Dolci

CAPO PELORO – Riferito allo scrittore Stefano d’Arrigo,  il Parco Horcynus Orca ne ripercorre il racconto fra Scilla e Cariddi, le Isole Eolie e Messina.

Il  suo cuore é localizzato a Capo Peloro e nello Stretto di Messina. E’ sede di spazi creativi, di divulgazione scientifica, multimediali, di animazione, biblioteche,  sperimentazioni visivo-teatrali, percorsi interattivi multidisciplinari, spazi per l’arte contemporanea, istallazioni immersive, dirette audio/video subacquee, ambienti attrezzati a studiare le fonti energetiche del mare e  ad “osservare” i fenomeni caotici dello Stretto, i pesci abissali, i fossili, i reperti archeologici, delle scuole di sub e di vela.  Mira a valorizzare il turismo educativo, ambientale e culturale.  

Al Parco Horcynus Orca di Capo Peloro  è in programma dal 27 luglio all’8 agosto 2013 l’undicesima edizione dell’ Horcynus festival, quest’anno dedicato ai “Confini”,  intesi come demarcazione osmotica, elemento non di divisione ma apertura verso l’altro e incontro. Il cartellone degli eventi è stato reso noto dal presidente della Fondazione Horcynus Orca, Gaetano Giunta, insieme ai direttori artistici Massimo Barilla, per il teatro, e Giacomo Farina per la musica, con la collaborazione dei membri del comitato scientifico della Fondazione Paolo Benvenuti e Ugo Magno. Sono intervenuti nel corso della conferenza stampa anche l’assessore alla cultura del Comune di Messina Sergio Todesco e il sindaco Renato Accorinti.“Ci tengo a sottolineare  – ha spiegato Gaetano Giunta – che l’Horcynus Festival non è  soltanto un momento di spettacolo. È il punto di arrivo annuale dei percorsi di indagine e ricerca sulle estetiche e l’economia civile e finanza etica, che la Fondazione porta avanti. È un momento pensato  per attrarre sul nostro territorio intelligenze creative, un’occasione di contatto e contaminazione con altre culture, fondamentale per lo sviluppo umano”.

Due settimane intense di arte contemporanea, musica, teatro e cinema. Il costo dell’ingresso è di 5 euro per serata, oppure in abbonamento, di 10 euro per l’intera durata del Festival.  Un festival dove l’arte è elemento dinamico, processo che tesse relazioni umane, trasforma la società.  Filosofia che è stata del sociologo Danilo Dolci, che nella capacità del mondo di farsi creativo poneva l’antidoto alla distruttività umana.  Quest’anno il premio Horcynus Orca,  andrà proprio al “Centro Danilo Dolci per lo sviluppo creativo”  e sarà consegnato il 30 luglio ad Amico Dolci, figlio del poeta-educatore.

Il regista Paolo Benvenuti,  autore anticonformista e prolifico –  di lui ricordiamo “Il bacio di Giuda”, “Costanza da Libbiano”, “Segreti di Stato”, “Puccini e la fanciulla”  –  che ha conosciuto Danilo Dolci da vicino , ha dichiarato : “Gran parte del lavoro della Fondazione ha certamente radici nel pensiero di Danilo Dolci. Un libero pensatore, né comunista né democristiano nell’epoca in cui il Paese era spaccato in due, un uomo non allineato, per questo ricordato poco, nonostante la sua grande battaglia civile e nonviolenta. La sua opera in Sicilia, dal 1952 in poi, è stata quella di un grandissimo pedagogo, sempre vicino ai bambini e agli ultimi”.

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