Intervista ai Taurina Bros. Brioches, caffè e Led Zeppelin al risveglio

ROMA – I Taurina Bros sono un gruppo musicale con origini toscane, attivissimi nella scena hip hop e rap. Nascono dall’unione dei Fratelli Taurina (Dario Genovesi e Lorenzo Maggiani), insieme a uno dei membri dei Metzcal (Mat) che traggono spunto, oltre che dall’hip hop, anche da background diversi,  fino a fondersi in uno stile molto particolare.

Su Amazon.it sono arrivati al secondo posto nella “Best seller hip hop and rap” , “scavalcando” in classifica Guè Pegueno, Puff Daddy e Clementino.  Valentina Marchetti li ha intervistati per Dazebao.

D.Quando e come avete iniziato, e quando è nata l’idea di fondare i Taurina Bros?
R. Abbiamo backgrounds completamente diversi. Scanderbraus iniziò da piccolissimo con il violino, Darius e MaT in adolescenza, il primo con la musica rap e l’altro come chitarrista e cantante di generi musicali rock estremo. L’idea di fondare i Taurina parte da un beat del brano “Y?2″ di una autoproduzione di musica elettronica di MaT, da cui  nasce “Ogni cosa brucia” ad opera di Darius e Scanderbraus, sotto la cura dello studio di autoproduzione “Taurus Studio” fondato dai due rapper. Il brano ci è subito piaciuto e ha riscosso un certo interessamento da parte di diverse etichette indipendenti, per cui ci siamo messi all’opera per la stesura di altre canzoni che seguissero quel mood.

D.Quali erano e sono i vostri riferimenti musicali?
R. I nostri riferimenti più importanti sono quelli che si distaccano maggiormente dal genere rap. Siamo appassionati dei classici anni ’70, della musica underground londinese, di musica elettronica di ogni sorta e di rock acceso.

D.Come trovate l’attuale scena italiana relativamente all’hip hop?
R. E’ un fenomeno molto interessante quello di una seconda stagione rap in Italia. La scena è molto variegata e non è facile trovare il proprio spazio fra così tanti rapper di altissimo livello. Tuttavia è una bella onda da cavalcare e noi “surfiamo” con il nostro stile, diverso da tutti gli altri.

D.Parliamo di “Viaggio famelico”: quanta “fame” c’è dentro, con quale spirito nasce?
R.Viaggio famelico è un inno alla vitalità. L’infinito appetito di una vita assurda e cannibale, se non sarai tu il primo a mordere lo farà lei. Il messaggio è semplice: mangia o verrai mangiato, saziati della vita e di tutti i suoi aspetti, delle bellezze come delle crudeltà.

D. Ci sono tanti suoni e variegati, quanto è importante secondo voi saper spaziare, “contaminare” i generi tra loro?
R. Mescolare è proprio la nostra filosofia. E’ un processo in cui è facile fare confusione, bisogna smussare ogni angolo e far combaciare tutto in modo che abbia un senso. La contaminazione è stata la nostra fortuna ed ha determinato l’ originalità al progetto, per cui continueremo anche in futuro a calcare in questa direzione e non è quindi da escludere che i prossimi dischi dei Taurina Bros saranno molti differenti da Viaggio Famelico.

D.”Libera il ribelle” è arrivato in testa alla classifica di Amazon e siete vicini ad importanti colleghi come Clementino, Pegueno, che effetto vi fa?
R. Nonostante il duro lavoro, risultati come questi non te li aspetti, mai ne tantomeno in tempi così rapidi. E’ successo circa due settimane fa di scoprirci in vetta ai top seller di Amazon ed è stata una bella emozione, ma niente in confronto alla carica adrenalinica che ci ha dato una notizia di ieri: ci hanno comunicato che suoneremo su uno dei palchi più importanti di italia insieme agli esponenti del rap italiano. Davvero non ce lo aspettavamo. Stà succedendo tutto molto velocemente.

D. C’è un progetto che avete in mente e a cui vorreste dedicarvi, per cui ancora non vi è stato possibile mettere ferri alla mano?
R. Il nostro futuro progetto è un singolo che prevede la collaborazione di uno dei maggiori esponenti della musica italiana. Per ora non aggiungiamo altro. Il progetto seguente sarà una bella vacanza.

D.Quant’è importante per voi l’aspetto “social” della musica? Secondo voi il digitale  è una via complementare o sarà quella più battuta?
R. L’aspetto digitale e telematico della musica è certamente la rovina del mercato discografico, tuttavia ha i suoi lati positivi che a noi piacciono molto: la musica è diventata libera e possiamo averla gratuitamente. Questo comporta sicuramente il lutto dei discografici, ma dall’altra parte è la felicità del resto del mondo che ha fame di musica. Inoltre la musica libera ha portato il “live” ad essere la principale fonte si sostentamento dei musicisti che ora devono suonare spesso dal vivo e devono saperlo fare bene. Questo è un bel filtro per tagliare fuori i non professionisti. I social network fungono da catalizzatore per la diffusione di informazioni di buona qualità e quindi anche per la musica. Ci affacciamo indubbiamente a quella che sarà la strada del futuro e in definitiva non ci dispiace.

D.Come inizia una vostra giornata tipo?
R. Brioche, caffè e Led Zeppelin.

Taurina Bros – Libera il ribelle – official video

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