Intervista a Rigo, da Ligabue a “Angeli e demoni”. Video

ROMA – Antonio Righetti, alias Rigo, bassista prima degli storici Rocking Chairs e poi di Luciano Ligabue, è tornato con un nuovo album da solista, “Angeli e demoni”. La sua carriera fatta di tanta dedizione e gavetta, l’ha portato molto in alto, e gli ha permesso insieme al suo talento, di essere uno dei bassisti italiani più riconosciuti e apprezzati. L’ha intervistato in esclusiva per voi Valentina Marchetti proprio in occasione della promozione dell’ultimo lavoro di Rigo, “Angeli e demoni”.

D. Quando nasce il desiderio di un album da solista?

R. Non c’è un momento specifico, una vera e propria “scintilla”, diciamo che il desiderio si presenta alla porta della mente come uno stimolo, un’ insoddisfazione, una necessità, qualcosa che devi ascoltare e così, in men che non si dica, sei lì che registri il tuo disco!

D. Quali sono state le sue influenze musicali sia come bassista che riferimenti, come cantante?

R. Come bassista direi Paul Simonon indimenticabile architetto delle linee di basso più “virali” della storia della musica, con una attitudine meravigliosamente r’n’r e una iconoclastia splendida, come cantanti, se ne dovessi indicare un paio sarebbero Bob Dylan e Lou Reed, due cantanti “libera tutti” dal punto di vista della espressività e della emozione.

D. Mi racconterebbe del suo incontro con Sara Del Popolo? Come nasce la vostra collaborazione, i testi di “Angeli e demoni”?

R. L’incontro è avvenuto in modo assolutamente “virtuale” nel senso che Sara mi ha scritto una mail per chiedermi di musicare dei testi che lei aveva scritto e io ovviamente ho risposto assolutamente di no. Poi Sara ha trovato il modo per farmi considerare la cosa come una sfida e questo, senza che ci incontrassimo, mi ha portato a sedere sul banco di lavoro con davanti delle parole e in braccio la mia acustica. Il risultato, fatto di libertà espressiva e poesia, sono le canzoni di Angeli e Demoni.

D. Che cosa rappresenta per lei questa lotta tra “bene e male”, “maschile e  femminile”, che costituisce il concetto dietro  e dentro “Angeli e demoni”?

R. Non è una lotta ma una dialettica, un dialogo tra parti maschili e femminili che sono dentro ognuno di noi, è una tensione quotidiana al lasciar prevalere la parte generosa e positiva sulla inevitabile parte egocentrica e lievemente meschina. A livello personale , i miei Angeli e Demoni sono anche quelli che con la loro musica o le loro parole mi hanno ispirato, sto parlando di Johnny Cash o Elvis Presley, Charlie Parker o Joe Strummer, Jack Kerouac o Vincent Van Gogh, gente con il cuore grande, forse troppo grande, con un lato angelico e trasognato unito a una parte assolutamente inquietante.

D.  Quanto ritiene importanti strumenti come Youtube per promuovere la propria musica?

R. Il momento storico che stiamo vivendo fa sì che siamo tutti quasi dipendenti di Facebook e affini, spesso il tempo che si trascorre in autopromozione sul web ruba spazio alla musica, d’altronde è una grande opportunità, una fortissima possibilità per chi come me è un musicista indipendente che non si appoggia a nessun potere forte per crearsi una strada, i poteri forti ci sono e operano spesso in modo occulto e non trasparente, sto parlando dell’Arci che non ha affatto la mia stima da tempi non sospetti, tutta occupata a far prevalere chi della musica ha una idea partitica, che non dovrebbe esistere…

D. A proposito di tour, ce ne sarà uno per  “Angeli e demoni”? 

R. Stiamo suonando su base quotidiana, abbiamo fatto una bella serie di date tra ottobre e novembre e ora continuiamo a portare in giro la musica di Angeli e Demoni in tutte le date.

D. Come inizia una sua giornata tipo, ora che sta promuovendo il disco?

R. Non cambia rispetto a quando non sono in promozione, c’è un momento caffè e poi sono sul basso elettrico e comincio a studiare….

Rigo “Solo” Official Videoclip.mp4 

 

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