Waters ricorda il padre mai conosciuto

Il leader dei Pink Floyd ad Anzio in occasione dei 70 anni dello sbarco degli alleati in cui mori il papà Erich

“In ogni momento puoi prendere in mano le tue briglie e dirigere la tua sorte. Preparati ad alzarti in piedi e vivi la vita con autenticità”

ANZIO (ROMA) – Tutta la sua carriera solista e parte di quella con i Pink Floyd l’ha dedicata alla grande assenza della sua vita: suo padre, Eric Fletcher, soldato inglese, morto nello sbarco di Anzio nel 1944. Roger Waters, fondatore, leader dei Pink Floyd ha composto “The Wall” (1979) e “The Final Cut” (1983) cercando di esorcizzare il dolore e la sofferenza per essere cresciuto orfano, in una società piena d’ipocrisie e repressioni di ogni tipo come quella inglese del dopoguerra.

Oggi, dopo una lunga e splendida carriera, è un maturo uomo di 70 anni che ha fatto i conti con il suo passato, sia personale che professionale. 

Si è riconciliato con gli altre membri dei Pink Floyd, dopo che nel 1984-1985 li aveva trascinati in tribunale. Infine è tornato sui luoghi in cui morì il padre.

Cittadinanza onoraria di Anzio a Roger Waters, bassista e fondatore dei Pink Floyd, in memoria di suo padre, il sottotenente Eric Fletcher Waters che perse la vita nello sbarco di Anzio. Waters è stato ricevuto nella Sala Consiliare di Villa Sarsina ad Anzio, nell’ambito degli eventi organizzati per celebrare il 70esimo anniversario dello sbarco. “In un concerto degli Stati Uniti ho incontrato un reduce che, stringendomi la mano, mi ha detto: Roger, tuo padre sarebbe fiero di te – ha sottolineato Waters – Oggi sono io ad essere fiero dei cittadini di Anzio che, profondamente commosso, ringrazio”. Presente alla cerimonia, oltre al sindaco Luciano Bruschini, il veterano dello sbarco di Anzio, Harry Shindler che si è soffermato sul sacrificio dei migliaia di ragazzi che sono venuti a morire su questi territori per restituirci un mondo senza regimi dittatoriali ed in nome della libertà e della democrazia.

Per primo ha preso la parola il sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, che è intervenuto rispetto al conferimento della cittadinanza onoraria al grande poeta e compositore britannico: “Su questi territori Roger ci ha lasciato il padre che non ha mai conosciuto – ha spiegato il primo cittadino – Questa grande sofferenza interiore, che solo chi è cresciuto orfano sin da bambino negli anni difficili del dopoguerra può comprendere, si è trasformata in un inno alla pace, che con straordinaria coerenza ha contraddistinto la sua vita sino ad oggi”. “Tutte le commemorazioni per il settantesimo anniversario dello sbarco, le abbiamo incentrate sul valore universale della pace e sull’importanza di tramandare alle nuove generazioni gli orrori della guerra – ha aggiunto – Soltanto mantenendo viva la memoria, sarà possibile abbattere definitivamente il muro della paura che divide i popoli, il muro di tutte le guerre, dei conflitti religiosi ancora tristemente attuali ed il muro di chi, incolpevolmente, le guerre le subisce sempre: il popolo dei bambini”.

“Oggi, settantesimo anniversario della scomparsa dell’ufficiale britannico, Eric Fletcher Waters, ci riempie d’orgoglio e di commozione conferire la cittadinanza onoraria della città di Anzio a suo figlio Roger, messaggero di pace nel mondo”, ha continuato. Roger Waters ha ricevuto da Bruschini la pergamena della cittadinanza onoraria che riporta la motivazione della delibera approvata dal consiglio comunale: “In memoria di Eric Fletcher Waters, sbarcato ad Anzio e disperso nelle paludi della guerra, ritrovato nei nostri cuori e nel nostro desiderio di pace e libertà attraverso l’intensa poesia di suo figlio Roger, ambasciatore di pace, al quale la città di Anzio con profonda gratitudine conferisce la cittadinanza onoraria”. Ieri Bruschini, insieme al sindaco di Aprilia, si era recato con Waters al Fosso della Moletta dove è stato individuato il punto esatto dove perse la vita il padre.

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