Musica. “The Joshua Tree” patrimonio Usa

L’album degli U2 è stato inserito nella libreria del Congresso americano

“Guarda la pietra nei tuoi occhi 

Guarda la spina nel tuo fianco 

Io ti aspetto 

Gioco di mano e svolta del destino 

Lei mi fa attendere su un letto di chiodi 

E io aspetto senza di te 

Con te o senza di te 

Con te o senza di te 

Attraverso la tempesta noi raggiungiamo la riva 

Tu dai tutto ma io voglio di più 

e ti sto aspettando”

(Testo del brano “With or without you”) 

 

MILANO – In oltre trent’anni di carriera hanno venduto oltre 170 milioni di dischi in tutto il mondo. E’ una delle rock band più amate e apprezzate dal pubblico grazie anche all’impegno sociale, umanitario e ambientale che da sempre li ha contraddistinti. In previsione dell’uscita del loro nuovo e attesissimo album, gli U2 aggiungono un nuovo prestigioso primato. 

“The Joshua Tree” è un’opera degna di essere tramandata ai posteri. L’album della band irlandese, uscito nel 1987, è stato infatti inserito, insieme ad altre 24 opere, nel “Registro nazionale delle registrazioni fonografiche della Libreria del Congresso degli Stati Uniti, ritenuta la maggiore biblioteca della storia del mondo. Come ricorda la Bbc, l’album, il quinto in studio degli U2, che con 26 milioni di copie vendute rimane il maggiore successo commerciale del gruppo, contiene brani indimenticabili come “With or Without You” e “Where the Streets Have No Name”.

Genesi di un capolavoro

Dopo il grande successo mondiale di “The Unforgettable Fire”, il gruppo decide di volgere la sua attenzione verso le radici della musica americana e comincia ad esplorare il blues, il country e il gospel. Inoltre, gli U2 frequentano le band irlandesi “The Waterboys” e “Hothouse Flowers” e intuiscono una sorta di musica irlandese indigena mescolata con il folk americano. L’amicizia con Bob Dylan, Van Morrison e Keith Richards spinge la band a guardare alle radici del rock e Bono dà prova del suo talento di autore di testi e canzoni. Gli U2 vogliono cominciare a costruire partendo dalle atmosfere di “The Unforgettable Fire” ma cercano anche un suono più duro all’interno della stretta disciplina della struttura della canzone tradizionale, piuttosto che la sperimentazione dell’album precedente.

Scrive la rivista Rolling Stone il 7 maggio 1987: “La bellezza selvaggia, la ricchezza culturale, il vuoto spirituale e la feroce violenza dell’America vengono esplorati per ottenere degli effetti di fatto in ogni aspetto di The Joshua Tree; già nel titolo e nelle immagini sulla copertina dell’album, il blues e il country si mescolano chiaramente nella musica… Infatti, Bono dice che ‘smantellare la mitologia dell’America’ rappresenta una parte importante dell’obiettivo artistico di The Joshua Tree”.

Gli U2 interrompono le sessioni dell’album nel 1986 per partecipare ai concerti con Amnesty International, “A Conspiracy of Hope Tour”. Piuttosto che rappresentare un diversivo, il tour aggiunge intensità alla loro nuova musica, fornendo un’ulteriore dimostrazione di ciò che volevano comunicare e proporre. Nel suo viaggio del 1986 a San Salvador e in Nicaragua, Bono assiste in prima persona ai soprusi a cui sono sottoposti i contadini nei conflitti interni e questo influenza molto l’album, soprattutto in “Bullet the Blue Sky” e “Mothers of the Disappeared”.

Nell’album si contrappongono l’antipatia verso gli Stati Uniti, compresa la rabbia per la politica estera dell’amministrazione Reagan in America Centrale, ed il fascino profondo della campagna americana, gli spazi immensi, la libertà e ciò che rappresenta. La band vuole un tipo di musica con un senso di “location”, una qualità cinematografica. La musica e le parole sono disegnate sull’immaginario creato dagli scrittori americani di cui gli U2 avevano letto delle cose. Secondo Bono, l’album è ispirato e influenzato più dalla geografia che dalla gente.

Il disco deve molto al country e dal blues. Durante la registrazione di “Silver and Gold” con Keith Richards, Bono e il chitarrista dei Rolling Stones ascoltano il blues, il country, la pop music americana degli anni cinquanta, tutte influenze che, combinate con le prime fonti ispirative di Bono (Patti Smith e Bob Dylan), producono un effetto sulla canzone sull’intero album. L’album è stato registrato, in parte, negli studi Sun a Memphis (dove sono stati registrati i primi fondamentali album di rock and roll, negli anni ’50, dai primi singoli di Elvis Presley fino a quelli di Jerry Lee Lewis).

Intitolato “The Joshua Tree” come tributo all’America l’album è uscito nel marzo del 1987. Ha debuttato al numero uno nelle classifiche inglesi e altrettanto rapidamente ha raggiunto i vertici delle charts americane. Gli U2 sono diventati con “The Joshua Tree” la quarta rock band a comparire sulla copertina di Time (dopo i Beatles, The Band e The Who). Con questo album gli U2 hanno vinto i loro primi due Grammy Awards, per l’album dell’anno e per la miglior performance rock eseguita da un gruppo. Nel 1989, la rivista Rolling Stone ha inserito l’album al terzo posto nella lista dei 100 migliori album degli anni ottanta e al numero 26 in quella dei 500 migliori album di tutti i tempi. Inoltre nel 2001, “The Joshua Tree” è risultato il sesto album nella lista dei migliori album di “Musica Cristiana Contemporanea” di tutti i tempi della rivista CCM Magazine.

L’album ha venduto circa 26 milioni di copie in tutto il mondo, oltre 10 milioni di copie soltanto negli Stati Uniti, e rappresenta il più grande successo di vendite degli U2.

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