Tornano in classifica i Led Zeppelin

I primi tre album rimasterizzati sono entrati nelle top ten di tutto il mondo

ROMA – Il dirigibile torna a volare maestosamente. Le attese ristampe rimasterizzate dei primi tre album dei Led Zeppelin sono entrate nella prima settimana della loro pubblicazione nelle top ten di tutto il mondo. Un successo straordinario se si pensa che si tratta di dischi che furono incisi tra il 1968 e il 1970. Dal momento della loro pubblicazione “Led Zeppelin I” ha venduto oltre 14 milioni di copie (uno degli album di debutto di maggior successo della storia), il secondo circa 18 milioni e il terzo poco meno di 12 milioni di dischi).

La cosa che colpisce è che il gruppo di Jimmy Page, ufficialmente sciolto dal settembre del 1980, è ancora molto amato da diverse generazioni. Il concerto del 10 dicembre del 2007 alla “02 Arena” di Londra, (l’ultima esibizione del gruppo con Jason, figlio del defunto John Bonham) è stato un vero e proprio trionfo.

La pubblicazione dei primi album che include anche un secondo cd con brani inediti rappresenta la band nel suo periodo di maggior vena creativa. Le composizioni spaziavano dal blues elettrico, al rock duro sino al folk acustico. Led Zeppelin I, uscito nel gennaio del 1969, conteneva brani storici come la psichedelica “Dazed and Confused”, la ballata acustica “Babe i’m gonna leave you” e il solo acustico orientaleggiante “Black Montain side”. Il debutto del gruppo capitanato da Jimmy Page, era la risposta britannica al blues sanguigno dello statunitense Jimi Hendrix. 

Lo stesso Page entrava di diritto come uno dei chitarristi più influenti e innovativi del panorama rock mondiale.

Il secondo Album, più maturo sia nelle composizioni che per gli arrangiamenti, segnò la definitiva consacrazione internazionale dei Led Zeppelin. I riff di chitarra di “Whole lotta love” e di “Heartbreaker” sono dei veri e propri classici del rock di ogni tempo. Con questo disco Jimmy Page pone le basi per la creazione di un suono, di un genere che traeva le radici dal blues nero e dal rock’n’roll bianco di Elvis Presley. Nel disco spicca la romantica “Thank you”, un momento intimista caratterizzato dalla presenza dell’organo Hammond di Jones e da un bel solo di chitarra acustica di Page.

Con il terzo album, il gruppo cambiò decisamente il registro musicale. Soprattutto nella seconda facciata sono numerosi i brani acustici e folk, in cui emerge l’amore di Page e Plant per le atmosfere più romantiche. Il disco all’epoca fu criticato proprio per il coraggio del gruppo di cambiare genere e sonorità. “Since i’ve been loving you” rimane probabilmente il miglior brano blues composto dal gruppo, “Friends” colpisce per l’arrangiamento di archi scritto da John Paul Jones e “Tangerine” e That’s the way” sono due splendide perle acustiche in cui la band conferma l’amore per il patrimonio folk anglosassone.

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