Venezia 71. Belluscone, una storia siciliana. La corte dei miracoli dei mafiosi piccoli

VENEZIA (nostro inviato) Belluscone, una storia siciliana non è un film sull’ex Presidente del Consiglio, piuttosto su una certa tipologia di suoi fans, umanità paradossale e grottesca, corte dei miracoli in cui la mafia sicula si esprime ai livelli più bassi.

Nel film il critico cinematografico Tatti Sanguinetti si mette sulle orme del regista di Belluscone, Franco Maresco, che si vuole scomparso misteriosamente mentre lavorava proprio ad un’opera sui legami tra Berlusconi e la mafia siciliana. Sanguineti cerca di capire cosa sia successo, intervistando i neomelodici napoletani protagonisti del film del suo amico Franco.

Nel finto noir emerge il settantenne Ciccio Mira, impresario di cantanti che furoreggiano in certe zone di Palermo, quelle che più hanno sostenuto Berlusconi e Forza Italia.  Sudditi affascinati dal potere berlusconiano, fieri oppositori dello stato a favore della mafia; spesso al centro di scandali giudiziari: ad esempio dal palco  lanciavano ringraziamenti, saluti ai carcerati, messaggi in codice.  Mira, inchiodato dalle domande di Maresco, si rivela esilarante e autentico, nel gioco che le immagini mostrano da sé, radiografia dell’anima che Maresco, geniale maieuta, fa risaltare.

Belluscone  mette in evidenza il piccolo Mira e il suo universo, il variegato sottobosco in cui si muove l’humus che, senza apparire,  nutre il potere. Maresco spiega, più di qualsiasi inchiesta, le dinamiche paradossali di un mondo ridicolo, antico e   tuttavia così attuale, pronto a lanciarsi sul carro del prossimo vincitore.

DATA USCITA: 04 settembre 2014

GENERE: Documentario

ANNO: 2014

REGIA:   Franco Maresco

SCENEGGIATURA:    Franco Maresco,   Claudia Uzzo

FOTOGRAFIA:   Luca Bigazzi

MONTAGGIO:    Franco Maresco

DISTRIBUZIONE: Parthénos

PAESE: Italia

DURATA: 94 Min

 

 

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