Venezia 71. Tutti i premi collaterali

VENEZIA – Premio «Schermi di qualità – Carlo Mazzacurati» a “Anime nere”. È il film di Francesco Munzi “Anime nere” il vincitore del premio «Schermi di qualità» che da quest’anno verrà intitolato al regista padovano recentemente scomparso Carlo Mazzacurati.

Premio Soundtrack Stars a “Birdman”. Il premio Soundtrack Stars alla migliore colonna sonora dei film in selezione ufficiale è andato a “Birdman”, il film di apertura della Mostra.

Leoncino d’oro Agis a “Birdman”. Il Leoncino d’Oro Agiscuola per il va a “Birdma”n di Alejandro Gonzalez Inarritu, mentre la 35a Segnalazione Cinema for Unicef è stata assegnata a “Hungry hearts” di Saverio Costanzo.

Venice Days Award a “Ritorno a L’Avana». Al Lido la Giuria Ufficiale del Venice Days Award presieduta da Diego Lerman ha assegnato, nell’ambito della Selezione Ufficiale 2014, il Premio Giornate degli Autori a “Retour a Ithaca – Ritorno a L’Avana” di Laurent Cantet, autore anche della storia insieme al romanziere cubano Leonardo Padura e ispirato a uno dei suoi personaggi. Il film arriverà in sala il 30 ottobre con Lucky Red.

Premio del pubblico “Raro Video” delle Settimane della Critica a “No One’s Child”. E’ il film serbo “No one’s child” il vincitore del premio del pubblico delle Settimane della Critica sponsorizzato da “Raro Video”

Il “Postino” di Konchalovskji vince il “Green drop”. Con la sua lettura lenta della vita e l’affermazione che bisogna produrre solo il necessario per la sopravvivenza, Il postino (“The postman’s white nights”) di Andrej Konchalovskij si è aggiudicato il Green Drop Award 2014, il premio assegnato al film che meglio interpreta la sostenibilità tra quelli in gara alla Mostra del Cinema. La giuria del premio, presieduta da Silvia Scola e composta da Blasco Giurato e Chiara Tonelli, lo ha premiato in quanto «opera di profonda riflessione sui rapporti fra uomo e uomo e fra uomo e natura, il cui futuro è nelle nostre mani se solo vorremo assumercene la responsabilità». La cerimonia di premiazione al Lido a bordo della Ms Turanor PlanetSolar, la nave solare più grande del mondo.

Premio Padre Taddei a “Birdman”. E’ stato assegnato al film «Birdman» del regista Alejandro G. Inarritu,  il Premio Padre Nazareno Taddei. La giuria, presieduta da Anselma Dell’Olio di «Cinematografo RaiUno», ha rilevato nella pellicola di Inarritu «come la ricerca dell’apparire sovrasti spesso l’essenza dell’essere umano in un rapporto tra realtà e finzione che rischia di confondere i piani della vita reale con quella virtuale, ma ciò non toglie che si possa ritrovare l’autentico senso del vivere attraverso la riscoperta dei valori e dei sentimenti primari come l’amore; il tutto narrato con un linguaggio cinematografico moderno e di grande forza espressiva». Il Premio Padre Nazareno Taddei, giunto all’ottava edizione, è stato istituito in memoria del gesuita studioso di cinema e fondatore del Centro internazionale dello Spettacolo e della Comunicazione sociale e della rivista di educazione audiovisiva Edav. Della giuria, oltre alla Dell’Olio, facevano parte Gianluigi Bozza (L’Adige), Virgilio Fantuzzi sj (La Civiltà Cattolica), Gabriella Grasselli (CiSCS) e Gian Lauro Rossi (Edav).

 Label Europa Cinemas a “I nostri ragazzi”. Il film italiano “I nostri ragazzi” diretto da Ivano De Matteo si è aggiudicato l’undicesima edizione del Label Europa Cinemas come miglior film europeo delle Giornate degli Autori. Ricevendo questo riconoscimento, “I nostri ragazzi” può beneficiare di un supporto promozionale da Europa Cinemas e di una migliore visibilità grazie all’incentivo finanziario per una rete di sale che lo programmerà. La giuria ha attribuito il premio con la seguente motivazione: “Il film di Ivano De Matteo propone una storia solida, ben scritta e meravigliosamente costruita. Mette insieme in modo articolato molti temi forti – tra gli altri, l’alienazione tra genitori e figli, la rivalità tra fratelli, e quello della legge – senza mai trasformarsi in qualcosa di scontato. Gli attori nel loro insieme offrono una prova corale convincente, capaci di sviluppare personaggi che prendono letteralmente vita durante il film. Per la forte varietà di temi affrontati, la distribuzione di questo lavoro si rivolge a un pubblico non esclusivamente giovane”.

Ecco tutti i Premi Pasinetti, vince “Anime nere”. I giornalisti cinematografici Sngci hanno assegnato i Premi Francesco Pasinetti 2014, scegliendo i vincitori, considerata l’alta qualità delle opereselezionate in gara, quest’anno esclusivamente tra i film inconcorso. I premi vanno a: “Anime nere” di Francesco Munzi per il miglior film. E E per le migliori interpretazioni a Elio Germano (“Il giovane favoloso” di Mario Martone) e Alba Rohrwacher (“Hungry Hearts” di Saverio Costanzo). Premi Pasinetti speciali per la regia a Saverio Costanzo per “Hungry Hearts”; a Pierfrancesco Favino, protagonista e produttore “Senza nessuna pietà” (Orizzonti); e a Ivano De Matteo per “I nostri ragazzi” (Giornate degli Autori).

Future Film Festival Digital Award va a “Birdman”. Future Film Festival Digital Award”, premio collaterale riconosciuto dalla Biennale, assegnato al film presentato alla Mostra che utilizza al meglio le illimitate risorse dell’animazione e degli effetti speciali. È stato assegnato a ”Birdman” di Alejandro González Iñárritu. Questa la motivazione: «Per la capacità fuori dal comune di organizzare una narrazione fluida e centrata sulle basi del linguaggio filmico (la recitazione, la fotografia, il montaggio interno) sfruttando tutte le componenti più avanzate della tecnologia digitale in chiave minimalista. Dai lunghi pianisequenza con videocamera digitale, ai delicati effetti speciali, fino ai clamorosi fluttuamenti i ritocchi digitali sono sempre presenti e costituiscono il segreto del coinvolgimento di una sceneggiatura ben integrata con le moderne tecniche di racconto». Una menzione speciale a “Italy in a day” di Gabriele Salvatores, «Per l’umanità sconvolgente con cui porta al cinema, in televisione e online (quindi al grande pubblico) le profonde innovazioni culturali nate online. Il suo racconto collettivo mostra le vere potenzialità della condivisione, del crowdsourcing e dell’open source applicate al cinema. In più la mano di Salvatores riesce a mettere in scena con evidenza clamorosa i mutamenti antropologici che la tecnologia ha portato nella maniera in cui ci rapportiamo alla nostra immagine ripresa e nel modo in cui padroneggiamo sempre di più i rudimenti della comunicazione audiovisiva».

Valentina Corti vince il premio L’Oreal Paris. La giovane attrice italiana Valentina Corti è la vincitrice del premio L’Oreal Paris per il cinema, consegnato oggi nell’ambito della Mostra del cinema e giunto alla sua settima edizione. Alla cerimonia oggi c’erano il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta e Stefania Fabiano, Direttore di marca di L’Orèal Paris Italia. «Ricevere il premio L’Orèal Paris per il cinema è una gioia inaspettata e un’emozione resa ancora più intensa dalla suggestiva cornice della Mostra di Venezia», ha detto la Corti.

Il Premio Lina Mangiacapre non assegnato. L’associazione «Le Tre Ghinee/Nemesiache» ha fatto sapere che il Premio Lina Mangiacapre, alla sua dodicesima edizione, «sfortunatamente» non è stato assegnato. La giuria composta da: Valerio Caprara,Titta Fiore,Simone Manceau e Franco Mariotti non ha ritenuto idoneo alla motivazione del premio nessun film. Non è presente infatti alcuna immagine di donna, soggetto di storia e cultura, nel segno della differenza, differenza che non può essere ridotta a semplice funzionalità di narrazione. «Anche quando sono apparsi personaggi femminili propositivi di problematiche e aspetti più strettamente collegati alla donna dell’attuale società o anche del passato come nell’eterno tema della guerra e della sopravvivenza, violenza, ambiente, cibo/spazzatura, amore e lavoro, figli “sconosciuti”, questi personaggi si perdono poi e svaniscono dietro le esigenze narrative».

Premio «Queer Lion» per le tematiche gay a «Les nuits d’été». «La ricerca della propria identità è sempre un atto rivoluzionario! Lo fa il protagonista indossando abiti femminili pur mantenendo le proprie convinzioni borghesi; lo fa la moglie attraverso la sua emancipazione e gli ideali pacifisti; lo fanno a loro modo tutti gli altri personaggi all’interno di un’opera queer che mescola, con eleganza, tradizione e trasgressione». Per queste ragioni la giuria del Queer Lion, presieduta da Alessandro Zan, e composta da Daniel N. Casagrande, creatore del leoncino d’oro gay, e da Marco Busato, delegato generale dell’associazione culturale CinemArte, attribuisce il premio per il «Miglior Film con Tematiche Omosessuali e Queer Culture» a “Les nuits d’été” di Mario Fanfani presentato all’interno delle Giornate degli Autori.

Premio Brian degli atei all’israeliano “Mita Tova”. -Per l’ottava edizione del premio Brian, assegnato dall’Uaar (Unione atei e agnostici razionalisti) la giuria (formata da Cangiani Michele, Gallini Giuliano, Ghiretti Paolo, Giacometti Maria, Levorato Chiara, Mognato Caterina, Turchetto Maria) assegna il premio al film “Mita Tova” (The Farewell Party) di Tal Granit e Sharon Maymon con la seguente motivazione:«Il film affronta il tema dell’eutanasia superando, con grande intelligenza e raffinato senso dell’umorismo, tabù religiosi e luoghi comuni. La “buona morte” è un bisogno umano capace di cancellare il confine tra fede e miscredenza. Quando la vita abbandona inesorabilmente il corpo e la mente, generando angoscia e sofferenza, la soluzione estrema è “buona” non solo perché indolore, ma perché praticata in un contesto di forte affettività, amicizia, solidarietà umana».

Premio Fedic a «Io sto con la sposa». La Giuria del premio Fedic ( Federazione Italiana dei Cineclub) presieduta da Roberto Barzanti e composta da Ugo Baistrocchi, Lorenzo Bianchi Ballano, Daniele Corsi, Giuliano Gallini, Ferruccio Gard, Carlo Gentile, Fausto Ghiretti, Franco Mariotti, Paolo Micalizzi, Italo Moscati, Elisabetta Randaccio e Giancarlo Zappoli ha attribuito il premio Fedic destinato «all’opera che meglio rifletta l’autonomia creativa e la libertà espressiva dell’autore» al film “Io sto con la sposa” di Gabriele del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry, Antonio Augugliaro. La motivazione: «Perché è il prototipo di un possibile modello di cinema indipendente e partecipato sia a livello produttivo, in quanto finanziato attraverso il contributo di migliaia di potenziali spettatori divenuti mecenati del cinema che vorrebbero, sia a livello autoriale attraverso il coinvolgimento degli stessi autori nella realizzazione dell’opera. Il film incarna un’ idea di cinema eticamente combattiva, e quindi di grande rilievo dal punto di vista conoscitivo e didattico». La giuria assegna inoltre una Menzione Fedic – Il Giornale del Cibo al film “Italy in a day” di Gabriele Salvatores « perché nel ritratto dell’ Italia raccontato attraverso 632 video di persone comuni la preparazione del cibo e il suo consumo vengono rappresentati come momenti di gioia, creatività, identità».

Premio Cicae per fim di Orizzonti a “Heaven knows what”. La Cicae, confederazione internazionale dei cinema d’essai ha annunciato che il premio Cicae Art Cinema Award per il miglior film nella Sezione Orizzonti “Heaven knows what” di Josh and Ben Safdie. La giuria intenazionale era composta da tre esercenti: Tobias Eckhard del Cinema Traumstern di Lich, Germania; Aidan Celeste St. James Cavalier di La Valletta, Malta; eSabah Benziadi, Multisala Badia Grandedi Sciacca, in Sicilia. Il premio è stato assegnato all’unanimità con questa motivazione: «John and Ben Safdie hanno realizzato un film importa nte basato sul romanzo di “Mad Love in New York City” di Arielle Holmes. Con questo film autentico, intenso, immediato e senza dubbio controverso i fratelli Sadfie esplorano la scena della tossicodipendenza di New York. Attraverso il cast, composto da attori professionisti, ma anche da giovani tossicodipendenti scoperti sulle strade della metropoli americana, il film guadagna realismo, senza creare la distanza col pubblico tipica dei documentari. Un’eccellente e brutale colonna sonora elettronica da al film la giusta direzione fin dall’inizio».

Premio “Lanterna Magica” a “Le dernier coup de marteau” . La giuria dei Cinecircoli Giovanili Socioculturali, in collaborazione con il Comitato per la Cinematografia dei Ragazzi CCR, assegna il Premio “Lanterna Magica” all’opera più vicina per tematiche e linguaggi al mondo giovanile contemporaneo, a “Le dernier coup de marteau”. Ecco la motivazione: “Per la capacità di raccontare il percorso di crescita e maturazione del giovane protagonista in un contesto di rapporti familiari che, pur minati dalle difficoltà risultano aperti alla speranza. Muovendosi in punta di piedi sulle tematiche della separazione, della malattia, della crescita nell’età più critica, della scoperta dell’affettività e, non da ultimo, dello sport come mezzo di crescita personale, il regista si serve di un linguaggio apparentemente semplice ed immediato che rivela, in realtà, una ricchezza di sfumature e dettagli, indizi, questi, di una sceneggiatura molto studiata ed efficace. Si apprezza particolarmente l’attenzione al linguaggio musicale qui ben utilizzato all’interno del racconto con funzioni narrative ed evocative. Si distingue per una narrazione, discreta e significativa e per la leggerezza nel trattare tematiche forti con equilibrio senza incorrere nella facile emozione”.

Premio Open a Ra di Martino per “The show MAS go on”. Il Premio Open 2014, un’opera ideata e realizzata dall’artista Mark Aspinall, è stato assegnato alla regista Rä di Martino. La giuria, presieduta da Paolo De Grandis, ha così motivato la scelta: «Alle opere di Rä di Martino, video artista che gioca sapientemente con i linguaggi dell’arte. Il suo sguardo ironico e surreale cattura storie bizzarre per raccontare la fragilità umana tra teatro, musica, letteratura e cinema. Articola con giudizio codici e citazioni, si muove con maestria tra le tecniche e gli strumenti delle arti. Il cinema in particolare è per Rä di Martino protagonista/oggetto di indagine e riflessione. E così ne lle sue opere si colgono, si scorgono, a volte si intuiscono, altre volte si inciampa quasi, in storie, luoghi, parole, echi di quel cinema che è diventata memoria collettiva e come tale ritorna adessere alfabeto: segni codificati che raccontano n uove storie o nuove vecchie storie nella dimensione del video d’artista».

Premio HRN per i diritti umani ex aequo a “Io sto con la sposa” e “The look of silence”. La giuria HRNs Awards – Premio per il Cinema dei Diritti Umani promosso da Human Rights Nights – composta da Giancarlo Zappoli, Roberto Silvestri, Grazyna Torbika, Giulia Grassilli, Lapo Gresleri, Marcello Polizzi, Sara Anastasi, ha conferito il Premio Ex-equo ai film: «Io sto con la sposa» di Gabriele del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry, Antonio Augugliaro; e «The look of silence» di Joshua Oppenheimer. «Io sto con la sposa» per il coraggio e l’originalità di un’operazione nata dal basso capace di ricordare con leggerezza e profondità che ogni profugo e migrante non è un numero ma una persona che deve vedersi riconosciuto il diritto di circolazione. «The look of silence» perché è un ‘Act of Justice’, un altissimo contributo etico ed estetico alla riconciliazione nazionale che nasce dal coraggio di una troupe indonesiana clandestina e fuorilegge.

Besti innovative budget a “Italy in a day”. UK Trade & Investment (UKTI) e Borsa Italiana hanno annunciato che il vincitore del premio”Best Innovative Budget” per l’importanza di un approccio creativo e innovativo nella produzione e nel finanziamento del cinema di qualità, è stato assegnato al film “Italy in a Day” di Gabriele Salvatores, prodotto da Indiana Production con Rai Cinema in associazione con Scott Free.

“Civitas vitae” a “Dancing with Maria”. Il premio «Civitas Vitae – Rendere la longevità risorsa di coesione sociale» è stato assegnato a Ivan Gergolet, regista di Dancing with Maria.

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