Venezia 71. Esce “The look of silence”, Gran Premio della Giuria. Recensione. Clip

ROMA – Il nuovo documentario di Joshua Oppenheimer, vincitore alla 71ma mostra cinematografica di Venezia del Gran Premio della Giuria e di altri quattro premi collaterali (il Premio FIPRESCI: Miglior film Venezia 71, il Premio FEDEORA Miglior Film Euro-mediterraneo del concorso Venezia 71, l’HRNs Award – Premio per il Cinema dei Diritti Umani e il Mouse d’Oro), grazie a Circuito Cinema,  I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection sarà distribuito in più di 15 sale già a partire dall’11 settembre. L’Italia sarà il primo paese del mondo a vedere questo sconvolgente film-verità.

Il documentario ricostruisce terribili fatti accaduti in Indonesia, dove tra il 1965 e il 1966 il generale Suharto prese il potere, dando il via a una delle più sanguinose epurazioni della Storia. Con la complicità e il supporto dell’esercito indonesiano, gruppi para-militari massacrarono oltre un milione di persone, tra comunisti, minoranze etniche e oppositori politici.  Adi, il protagonista di “The look of silence” – tradotto in italiano con “Il grande silenzio” – non è un attore ma un testimone in carne e ossa di quelle situazioni. Nato nel 1968, Adi non ha mai conosciuto suo fratello, mutilato e ucciso barbaramente da alcuni membri del Komando Aksi nell’eccidio del Silk River. Il regista Joshua Oppenheimer, che già aveva rotto il silenzio sul genocidio indonesiano con il suo acclamato The Act of Killing scioccando pubblico e critica di tutto il mondo, porta Adi a incontrare e confrontarsi con i responsabili di quell’atroce delitto, in un percorso che ha come obiettivo quello di tutti i grandi viaggi: la ricerca e l’affermazione della verità. Sconvolgenti e terribili sono le testimonianze di vittime e carnefici, incredibili le torture inflitte al fratello di Adì, scioccante toccare con mano un film dove i fatti sono realmente accaduti. Alla fine, nei titoli di coda, non compare nessun nome dei partecipanti all’opera, tanto rischiosa sarebbe stata l’esposizione definitiva della loro identità.

 Sul suo documentario il coraggioso Joshua Oppenheimer ha affermato: “Molte persone dopo aver visto “The act of killing”, mi chiedevano se non avessi avuto paura durante le riprese. In realtà no, ma durante “The look of silence” in più di un passaggio mi sono sentito come se navigassi in acque sconosciute, che non sapevo dove potessero portarmi”

Quarantenne, Texano, da qualche anno trasferitosi in Danimarca,  Oppenheimer è un regista  puntuale, capace di trascinare lo spettatore dentro le vicende fino a fargliele sperimentare sulla pelle. In meritata ascesa tra gli autori del grande cinema documentario,  Joshua Oppenheimer annovera la vittoria del BAFTA e la nomination agli Oscar di The Act of Killing fino all’approdo al più prestigioso festival del mondo, la Mostra del Cinema di Venezia;  dove, con “The look of silence” oltre al Gran Premio della Giuria ha raccolto i consensi unanimi della critica nazionale e internazionale.

Cast tecnico

Regia:Joshua Oppenheimer

Titolo originale:

The Look of Silence

Anno:

2014

Nazione:

Danimarca / Finlandia / Indonesia / Norvegia / Gran Bretagna

Durata:

98 min

Genere:

documentario

In 15 sale dall’11 settembre

The look of silence – Clip, la madre

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