“Canta con noi, L’Aquila!”: Ettore Fioravanti live con il Paolo Fresu 5tet e i “Traditori” del suo Ettore Fioravanti 4tet

Con oltre 600 musicisti e 100 concerti, la Maratona del Jazz organizzata dall’Associazione I-Jazz unitamente all’Associazione Musicisti Italiani di Jazz (Midj) e alla Casa del Jazz di Roma, vede tra i suoi protagonisti proprio il grande batterista romano, impegnato sia con il quintetto di Paolo Fresu, principale promotore dell’evento, sia con il suo Ettore Fioravanti 4tet con il quale ha riscosso grandi consensi grazie all’ottimo album “Traditori”, votato da Jazzit Magazine tra i 100 greatest jazz albums 2014.

Il prossimo 6 settembre uno dei musicisti cardine del jazz italiano, il batterista Ettore Fioravanti, sarà impegnato con un duplice live a L’Aquila per quello che si presenta come il più grande evento jazzistico mai organizzato nel Paese, organizzato allo scopo di sensibilizzare sui tempi della ricostruzione della città, nonché di contribuire a rinsaldare il tessuto sociale e creativo della scena italiana. 

Con oltre 600 musicisti e 100 concerti, la Maratona del Jazz organizzata dall’Associaizone I-Jazz unitamente all’Associazione Musicisti Italiani di Jazz (Midj) e alla Casa del Jazz di Roma, vede dunque tra i suoi protagonisti proprio il grande batterista romano, impegnato sia con ilquintetto di Paolo Fresu, principale promotore dell’evento, con cuida 30 anni continua una costante e solida sinergia artistica nelle varie tournée italiane e internazionali, sia con il suo Ettore Fioravanti 4tet con il quale nell’ultimo anno ha riscosso grandi consensi grazie all’ottimo album “Traditori”, votato da Jazzit Magazine tra i 100 greatest jazz albums 2014. 

Come annuncia il titolo, con questo lavoro Fioravanti va a “tradire” l’identità jazz tout-cour con il recupero delle radici rock e progressive che negli anni giovanili hanno determinato la sua crescita artistica. Tra modalità medievali, psichedelia, ballad e libera improvvisazione, le sue due anime si trovano unite in una stretta fusione su brani originali firmati dal batterista e dagli altri componenti del quartetto e su ricercati arrangiamenti di celebri brani come “Perfect day” e “Walk on the wild side” di Lou Reed, “I want you” dei Beatles e “Bemsha swing” di Thelonious Monk

“Ho studiato nel Conservatorio dell’Aquila per 6 anni, e ho trascorso tanti giorni studenteschi in questa magnifica città, fatta di antico e attuale, contadino e industriale, musica e strozzapreti. La natura ha ferito tanti angoli che conoscevo bene, ma gli aquilani sono fatti di pietra dura e combattono per ripristinare questa ricchezza dell’umanità che è la loro città. Nel mio piccolo voglio partecipare al ripristino con le armi migliori che posso offrire, le note.  Suonerò domenica 6 settembre 2015 col mio quartetto (insieme a Marcello Allulli al sax, Francesco Poeti alla chitarra e Francesco Ponticelli al basso) e con il quintetto di Paolo Fresu. Sarà un privilegio condividere quella esperienza con altre centinaia di grandi jazzisti. 

Fioravanti spiega il significato del tradimento che ha voluto esprimere con questo album

“Alla fine noi tradiamo noi stessi, ed è una spirale infinita che ci rende vitali. Noi musicisti siamo traditori per vocazione, abbiamo in testa certe musiche (nel caso di questo disco certamente il jazz ma anche i Beatles, il Medioevo, le canzoni popolari, le danze, le donne, gli amori, le notti, ecc.) ma poi le travisiamo, siamo naturalmente portati a sporcare l’originale con la macchia del nostro vagheggiare ricercante. Se questo è un tradimento, è anche automaticamente (e dolorosamente) un’onta, ma poi ci accorgiamo  che è insieme positività e paradossale rispetto della tradizione, proprio perché viene tradita.” 

Teaser e intervista a Ettore Fioravanti

Album promo

Ettore Fioravanti Official Page on Facebook: https://www.facebook.com/official.ettorefioravanti

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