Il regista racconta ai presenti il suo lavoro, le emozioni più intime, la ricetta per andare vanti
LIDO DI VENEZIA (nostro inviato) – Brian De Palma, uno dei mostri sacri del Cinema mondiale, è stato premiato ieri sera alla 72 esima Mostra di Venezia con il premio Jaeger Le Coultre Glory to the filmmaker.
“Siamo tutti innamorati dei film di Brian di Palma ” – ha sottolineato il direttore artistico Alberto Barbera – “è senza dubbio uno dei cineasti che ha contribuito a rivoluzionare il Cinema, creatore di perfetti meccanismi narrativi, uno sperimentatore di nuove soluzioni tecniche, un innovatore delle regole classiche del linguaggio cinematografico e un artefice di arditi virtuosismi estetici”.
Brian De Palma è legato in modo particolare a Venezia perché al Festival ha presentato sette dei suoi film. Nel 1975 le Due sorelle, Bloow out ( 1981) , The Untoouchables (1987), Doppia personalità (1992 ) Redacted Leone d’argento 2007 Passion (2012). De Palma si è cimentato in numerosi generi cinematografici dall’horror al Thriller, dal gangster movie, alla fantascienza. Dopo la premiazione, l’anteprima del documentario fuori concorso di Noah Baunbach e Jake Paltrow dal titolo “De Palma”, appunto.
Nelle prime sequenze le inquadrature di Vertigo e Saiko, i due film più rimarchevoli del maestro Alfred Hitchcok, al quale Brian De Palma si è ispirato per le tecniche e nel quale si riconosce. Nella lunga intervista Brian De Palma con la sua ironia, ha raccontato tutta la sua straordinaria carriera, i suoi leggendari film da The Untouchables, Mission Impossible, Carlitos Way, Scarface. Una carriera contraddistinta da alti e bassi . Ha ripercorso la sua storia cinematografica, il suo legame con i colleghi della New Hollywood: Spielberg, Lucas, Coppola. De Palma appare come un regista indipendente a tratti e, in certi periodi, molto legato al sistema hollywoodiano. Nel documentario emergono anche i suoi ricordi d’infanzia, lui statunitense, ma figlio di immigrati italiani: impressioni ancora vive, molto intime, che lo legano al padre, chirurgo ortopedico, che seguiva in sala operatoria. Da qui il sangue spesso presente nei suoi film.
De Palma ha rivelato i controversi rapporti con alcuni attori, durante le riprese, ad esempio con Al Pacino durante la lavorazione del film Carlitos Way. Nell’intervista emergono i suoi insegnamenti. Così descrive l’ ispirazione: ” Sono sempre partito da forti suggestioni visive” . E se talento e fortuna sono importanti, ci insegna che la tenacia è indispensabile per andare avanti, e soprattutto bisogna credere in se stessi , non ascoltare quando ti dicono che quello che stai facendo non interessa a nessuno. Per sopravvivere, insomma, bisogna essere ironici, autoironici e sapersi sempre rialzare.