Venezia 73. Il premio Bianchi del SNGCI a Ugo Gregoretti

LIDO DI VENEZIA (nostro inviato) E’ andato quest’anno al regista Ugo Gregoretti il Premio Pietro Bianchi , che i Giornalisti Cinematografici assegnano tradizionalmente nel corso della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il premio è stato consegnato l’otto settembre,  alla presenza del direttore della Mostra Alberto Barbera.

 A nome del direttivo nazionale, Laura Delli Colli, presidente del SNGCI, ha detto:  “Il Premio Bianchi , dedicato con grande gioia ad un protagonista come Ugo Gregoretti,  è il riconoscimento ad una passione costante per l’innovazione con un’attitudine dichiarata alla provocazione culturale . Festeggiare Ugo Gregoretti è rendere omaggio alla sua storia senza età, al suo stile, all’assoluta tenacia in uno spirito sempre venato da una leggerezza solo apparente.Ugo Gregoretti – ha concluso Laura Delli Colli – non ha mai tradito la sua libertà nel racconto. Il suo cinema, sempre sinceramente attento anche al costume, è una lunga storia segnata dalla coerenza e dall’onestà intellettuale anche nella militanza politica”.

Dopo la consegna è stato proiettato un recentissimo documentario di Gianfranco Pannone il cui protagonista è un istrionico, divertentissimo e sincero Ugo Gregoretti. Pannone intervista il regista, oggi 85enne, nella sua bella casa nel centro storico di Roma e la conversazione tra i due ha il pregio della spontaneità:  costituisce un documento raro e umano, ricco di aneddoti e di inediti sulla vita di Ugo Gregoretti, rivela la sua grande intelligenza e humour, la saggezza di chi ha raggiunto la capacità di “non prendersi troppo sul serio”.

Ugo Gregoretti è maestro di cinema, televisione, spettacolo e protagonista della vita culturale italiana, personaggio di straordinaria, lucidissima ironia . Nella sala Pasinetti della Mostra,  scelto dallo stesso Gregoretti, è stato anche proiettato il suo rarissimo film del 1989 Maggio musicale. Opera  Introvabile, recuperata dalla Cineteca Nazionale, interpretata da Malcom Mc Dowell. “Maggio musicale”, non ancora restaurato ma visivamente godibile,  con il fascino che il tempo attribuisce alle creazioni artistiche, racconta di un regista teatrale che affronta la difficoltà di una messinscena della Bohème durante il Maggio Fiorentino. Ambientato nel mondo del melodramma, con la partecipazione nel ruolo di se stessi  del tenore Chris Merritt e della soprano Shirley Verrett,  è un film che Gregoretti girò con molti spunti autobiografici, evidenti anche nei dialoghi tra il protagonista e un adolescente. “Maggio musicale” segnò il ritorno di Ugo Gregoretti alla regia cinematografica, dopo una lunga esperienza vissuta prevalentemente in tv.

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