Napoli. Giovanni Allevi travolge i quartieri spagnoli con la sua energia

NAPOLI – Dopo l’esibizione a sorpresa nella stazione centrale di Napoli, il M° Giovanni Allevi ha incontrato i ragazzi dell’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli una realtà quest’ultima ormai radicata sul territorio napoletano che a fatica ma con tanta dedizione riesce a portare avanti un progetto di Enzo De Paola, presidente AEMAS (Accademia Europea di Musica e Arti dello Spettacolo di Napoli) ispirato all’esperienza venezuelana El sistema di Abreu.

 L’attività musicale, di questo progetto, infatti è intesa, come motore di sviluppo della persona, della sicurezza individuale e della capacità di integrarsi con gli altri e, in senso più generale, come mezzo per promuovere e sviluppare nei giovani la capacità di star bene insieme. 

 L’appuntamento che ha visto protagonisti il M° Giovanni Allevi e i componenti dell’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli e la presenza del vice sindaco della città di Napoli nonché assessore all’Ambiente del comune di Napoli Raffaele Del Giudice è stato davvero speciale, un turbinio di emozioni per tutti, due ore in cui il compositore, musicista e direttore di orchestra si è lasciato coinvolgere dall’entusiasmo dei ragazzi, tanto da suonare al piano con loro l’Ave Maria. Il M° Allevi piuttosto che stare comodamente seduto in platea ha preferito assistere al concerto dell’orchestra direttamente sul palco in proscenio seduto in un angolo a gambe incrociate e si è lasciato trasportare dalle potenza delle note. Un particolare questo che rivela ancora una volta, la semplicità e allo stesso tempo la grandezza di uno dei musicisti italiani più celebri al mondo. L’amore per la musica del M° Giovanni Allevi traspare da tutti i pori e riesce a coinvolgere e a trasportare chiunque gli sia accanto, un vero e proprio tsunami che con genio e simpatia riesce a far amare la musica classica e oltre anche a chi l’ha sempre ritenuta una cosa per personeâgées.  Quello che è accaduto al Teatro Palapartenope con i ragazzi dell’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli è stata una vera e propria alchimia, una commistione di anime e di vissuti che ha generato emozioni pure. L’iniziativa fortemente voluta dal patron del Complesso Palapartenope Rino Manna e che ha visto la collaborazione del Presidente dell’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli Enzo De Paola, nonché del Comune di Napoli con l’Assessore al Welfare Roberta Gaeta e il supporto dell’ANM, ha offerto ai ragazzi l’opportunità di confrontarsi con un grande talento internazionale come quello del M° Giovanni Allevi, scoprendo la potenza della musica e il lavoro che si cela dietro di essa.

Ѐ lo stesso Allevi a commentare così il pomeriggio trascorso con i ragazzi: – “Il concerto al quale abbiamo assistito è straordinario, è stato bellissimo. Ѐ iniziato con il Contrappunto dall’Arte della fuga, e i ragazzi hanno suonato una delle cose più difficili che esista al mondo. Perché ci sono tante voci differenti che si intrecciano e quindi i ragazzi non solo devo preoccuparsi di suonare la propria parte ma anche di ascoltare gli altri ed armonizzarsi con quello che stanno facendo gli altri. Ѐ questo il segreto, il fulcro, la cosa bella della musica sinfonica e di questa orchestra. Riuscire a capire cosa fanno gli altri ed armonizzare la propria musica con quella degli altri, questo è il grande insegnamento che da l’orchestra sinfonica. Io sono diventato un vostro fan scatenato, ho avuto l’onore di suonare con voi e spero in futuro di essere di nuovo vicino al vostro talento e alla vostra arte. Quindi grazie di cuore per la musica che avete suonato e per l’invito che mi avete fatto, grazie ai maestri e a voi genitori. Deve essere bellissimo guardare il proprio figlio che suona. Che meraviglia! Il 16 Dicembre qui al Teatro Palapartenope, porterò sul palco dei vostri colleghi, e magari dopo il concerto vi parlerete, vi conoscerete e potrete scambiarvi dei consigli tra di voi. Vi faccio tantissimi auguri e sono davvero contentissimo di avervi conosciuto. “  

Colti proprio da questo entusiasmo tipico di un clima familiare, amichevole, e di festa i ragazzi dell’Orchestra hanno posto alcune domande al M° Giovanni Allevi, alle quali ha risposto con grande simpatia e disponibilità…. 

M° Allevi qual è stato il tuo percorso musicale? 

Una domanda facilissima…Il mio percorso musicale è cominciato quando avevo quattro o cinque anni a casa c’era un pianoforte chiuso a chiave, i miei genitori non volevano assolutamente che io lo toccassi. Mia sorella più grande, mio padre, tutti potevano toccarlo tranne io. Dentro di me si era scatenato il desiderio di suonare questo pianoforte che era chiuso a chiave. Un giorno però in un cassetto ho trovato la chiave del pianoforte, e di nascosto nel pomeriggio quando non c’era nessuno a casa, andavo lì e aprivo lo strumento. All’inizio non ho avuto neanche il coraggio di abbassare una nota, lo guardavo soltanto, aprivo il coperchio lo guardavo e poi lo richiudevo. Dopo una settimana ho abbassato una nota ed è stato bellissimo…e poi c’è stato lo studio ecc. Tutto questo per dire che anche oggi dopo tanti anni quando mi trovo in un teatro davanti a un pianoforte provo le stesse emozioni di quel bambino che di nascosto apriva il pianoforte e suonava le prime note: paura e desiderio insieme. Ed è così che è iniziato tutto. 

Teresa una dei componenti più giovani dell’Orchestra…i capelli chi te li pettina?

La cosa buffa di questa storia è che nella mia famiglia da generazioni siamo suddivisi in due professioni: musicisti e parrucchieri. Io i capelli li lascio totalmente incolti e i miei cugini mi rimproverano sempre dicendomi: “ma che capelli hai?” Di fatto questi capelli lunghi rappresentano per me una specie di cespuglio sotto il quale nascondermi, io sono timidissimo e mi sento protetto sotto tutti questi capelli. E sono gli stessi capelli che avevo quando ero piccolo e suonavo di nascosto. Ѐ un po’ il voler tornare quel bambino, è un voler non dimenticare quel bambino che ognuno di noi ha nascosto in fondo al cuore.

Francesco altro componente dell’orchestra chiede cosa consiglieresti a chi come noi è all’inizio?

Premesso che per la mia natura delicata non riesco a dire agli altri cosa devono fare, però siccome siete così belli, un consiglio lo posso dare, quando siamo a casa davanti ad uno spartito ricordiamo questa situazione, ricordiamo che il nostro studio è finalizzato ad arrivare qui sul palco, dove ci sono altri musicisti e dove soprattutto c’è un pubblico. Un pubblico che ascolta con gioia e con avidità la bellezza che scaturisce dal vostro strumento musicale e non dimentichiamo quel suono bellissimo di quell’applauso. Un suono, che io per tanti anni ho sentito pochissimo, io per tanti anni ho fatto concerti davanti a 5, 10, 20 persone al massimo, quindi adesso quando sento l’applauso mi si riempie il cuore. (il pubblico in sala applaude). Ecco questo è un applauso vero e questo è un palco vero di legno. Quando studiamo ricordiamo che questa è la nostra finalità. 

L’incontro con i ragazzi dell’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli ed il M° Giovanni Allevi si è concluso con l’invito ufficiale del patron del Teatro Palapartenope Rino Manna ai ragazzi a partecipare gratuitamente al concerto del 16 Dicembre al Teatro Palapartenope che il M° Giovanni Allevi terrà con l’Orchestra Sinfonica Italiana.

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