“Il jazz italiano per le terre del sisma”, Al via la Ia nuova edizione

Presentata a Roma nella Sala Spadolini del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la kermesse jazzistica coinvolgerà oltre 100 artisti in 4 concerti nelle città simbolo dei terremoti del 2009 e 2016. Tra i presenti, oltre alle autorità, il direttore artistico Paolo Fresu, Filippo Sugar (SIAE) e Andrea Miccichè (NUOVO IMAIE) 

TUTTO COMINCIA CON L’AQUILA

È stato presentato alla stampa venerdì 27 luglio il programma della nuova edizione del festival “Il Jazz Italiano per le terre del sisma”, un evento che si ripete dal 2013 e che, negli anni, ha allargato i propri orizzonti, come ha evidenziato il direttore artistico Paolo Fresu: “L’Aquila cresce al ritmo vertiginoso del jazz. Il jazz italiano per le Terre del Sisma ha coinvolto, in soli quattro anni, circa 2500 musicisti con oltre 400 concerti, dimostrando quanto la vitalità e la poesia del nostro linguaggio artistico siano preziose nella tessitura del pensiero architettonico, sociale, umano ed economico della città e degli altri comuni colpiti dal sisma”. 

I PROGETTI PER AMATRICE E LE MARCHE

Dal 2016, anno in cui il centro del nostro Paese è stato scosso da una serie di ulteriori, devastanti attività sismiche, il festival ha allargato i propri orizzonti, coinvolgendo i comuni di Amatrice e delle Marche, che torneranno protagonisti come location e non solo.  L’obiettivo del festival,  è quello di continuare la collaborazione con la Onlus Io Ci Sono, per fornire la città di Amatrice di un centro polifunzionale capace di ospitare attività socio-culturali.

I PROMOTORI DEL PROGETTO

Organizzatori principale dell’evento è la Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano” con la I-Jazz, MIDJ e la casa del Jazz, che hanno incontrato il sostegno del MIBAC , dei Comuni di Amatrice, L’Aquila, Scheggino e Camerino (le cui autorità erano presenti al tavolo, fatta eccezione per il Ministro Bonisoli e il sindaco di Camerino – al loro posto rispettivamente il sottosegretario Vacchi e l’assessore al turismo Lucarelli) e le presidenze di SIAE e Nuovo IMAIE, Filippo Sugar e Andrea Miccichè. Molto importante anche il sostegno di tre associazioni culturali, la VisioninMusica (Scheggino), Fara Music (Amatrice), Musicamdo Jazz e TAM TAM – Tutta Un’Altra Musica (Camerino), che contribuiranno all’organizzazione della manifestazione per le location di loro appartenenza. 

DICHIARAZIONI SULL’EVENTO

Oltre a Fresu, sull’evento si è espresso anche il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi: “Centinaia di artisti, riuniti in un’unica federazione, si esibiranno in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, tra scorci di una città che sta recuperando la sua identità e autentici gioielli restituiti alla comunità dall’opera di ricostruzione che verranno messi a disposizione per una giornata che, mi auguro, possa diventare un appuntamento fisso per il capoluogo abruzzese. Con Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, il Maestro Paolo Fresu e il suo staff dimostrano, una volta di più, di essere amici di questa terra accogliente e complessa”. A queste dichiarazioni fanno eco anche quelle del sindaco di Scheggino, Paola Agabiti Urbani: “L’esperienza dello scorso anno è stata bellissima, ed ha riscosso molto gradimento da parte del pubblico, non soltanto locale, che ha dimostrato di apprezzare la musica e l’evento in sé. Ci auguriamo di poter ripetere il successo della precedente edizione, consapevoli dell’importanza di spettacoli di così grande richiamo per il nostro territorio”. Per il sindaco di Amatrice, Filippo Palombini, il contributo del MIBACT è “importante e prezioso per queste quattro giornate del jazz dedicate ai territori colpiti dal sisma, ricordo l’evento dello scorso anno come un bel momento comunitario di cultura e socializzazione”. 

Lo stesso Palombini, inoltre, definisce la musica come “il linguaggio universale che unisce i popoli di tutto il mondo”. Il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, non presente in conferenza stampa, ha rilasciato una dichiarazione in cui ringrazia i musicisti per la loro generosità, apprezzata già in altre occasioni. Non mancano, quindi, le parole dei presidenti delle due società di diritti, SIAE e Nuovo IMAIE. ” La SIAE – dichiara il presidente Filippo Sugar  – conferma anno dopo anno il suo impegno in prima linea nel sostenere progetti e manifestazioni come Il Jazz  Italiano per le Terre del Sisma, che sanno unire musica e solidarietà per la ricostruzione del tessuto sociale e la rinascita della vita culturale delle popolazioni colpite dai tragici eventi naturali. Il sostegno di SIAE in favore delle comunità del Centro Italia duramente colpite dagli eventi sismici ha trovato declinazioni concrete in iniziative come Il Jazz Italiano per L’Aquila, SIAE per Amatrice e RisorgiMarche, nella convinzione che la cultura  e l’amore per il territorio siano la solida base su cui poggia ogni ricostruzione”. Il presidente del Nuovo IMAIE, Andrea Miccichè, ha dichiarato che la società è lieta “di partecipare a questa importante manifestazione culturale, che ci auguriamo possa contribuire a dare fiducia agli abitanti dei territori colpiti dal sisma, ma anche rappresentare uno stimolo per il rilancio turistico. Siamo fortemente convinti che l’unione tra musica, arte in generale e solidarietà possa far aumentare la possibilità di centrare obiettivi importanti”.

IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL

Saranno quattro giorni di musica jazz, dal 30 agosto al 2 settembre, che si snoderà nelle città di Camerino, Scheggino (PG), Amatrice (RI) e il main stage dell’Aquila. Tra gli artisti coinvolti, il cantante dei Quintorigo, John de Leo, che si esibirà nel comune reatino il 1 settembre e, per l’ultima data all’Aquila Giovanni Sollima, che si esibirà alla Basilica di San Berardino con un’orchestra di 100 violoncelli, e Joe Barbieri, che porterà il suo spettacolo “Origami” alla Casa dello Studente. Non mancheranno big band, residents e jam sassions proprie della musica jazz, che allieteranno i cuori di chi, ogni giorno, sta vivendo il dramma di aver perso una casa e aspetta il ritorno ad una vita normale.

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